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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Gruppo Nestlé e università, sinergie sostenibili nella filiera della nocciola

Per il progetto Live-Haze la Nestlé metterà a disposizione gli scarti di produzione delle nocciole dello stabilimento della Perugina di San Sisto

Nell’ambito dell’innovazione sostenibile nel settore agroalimentare emerge il progetto Live-Haze. L’iniziativa sostenuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca e abbracciata dal Gruppo Nestlé in Italia, si propone di rivoluzionare il modo in cui l’industria gestisce gli scarti agroindustriali. Attraverso la collaborazione di ricercatori di cinque prestigiosi atenei italiani, il progetto mira a trasformare le cuticole di nocciola, un sottoprodotto della tostatura tradizionalmente considerato rifiuto, in una risorsa preziosa per l’alimentazione animale.

L’obiettivo è creare un ciclo virtuoso che non solo riduca gli sprechi ma che valorizzi materiali altrimenti inutilizzati, contribuendo così alla salute degli animali e alla qualità dei prodotti agroalimentari. L’approccio adottato da Live-Haze è uno studio meticoloso e multiphase che inizia con la caratterizzazione chimico-fisica delle cuticole di nocciola, passando poi alla creazione di un estratto green di polifenoli, fino ad arrivare alle prove in vivo.

Il coinvolgimento di Nestlé, un colosso nell’industria alimentare, non solo fornisce una testimonianza del potenziale commerciale di tali pratiche, ma sottolinea anche l’impegno dell’azienda verso pratiche di business responsabili e orientate al futuro. Per il progetto metterà a disposizione gli scarti di produzione delle nocciole dello stabilimento della Perugina di San Sisto.

La partecipazione di ricercatori delle università di Torino, Catania, Milano, Perugia e Modena e Reggio Emilia aggiunge un ulteriore strato di credibilità scientifica e accademica.

Marta Schiraldi, Head of Sustainability Nestlé Italia, ha sottolineato: “Dare nuova vita a un piccolo scarto può contribuire a rendere la nostra filiera sempre più sostenibile e un modello di economia circolare da esportare, insegnandoci quanto niente possa essere davvero considerato un rifiuto, bensì una preziosa risorsa”.
Live-Haze è dunque un manifesto per un cambiamento radicale nel modo in cui pensiamo all’agricoltura e all'industria alimentare.

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