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Ex Fcu, il monito della Cna: "Bene il rinnovo, ma serve lo sfondamento verso Nord"

Il presidente regionale Carloni: "Dobbiamo riuscire a progettare l’Umbria dei prossimi venti anni. Il Nodo di Perugia è la vera svolta"

"Il rinnovo completo della Fcu va benissimo, ma se non sarà accompagnato anche dallo sfondamento a nord del tracciato ferroviario, per l’isolamento infrastrutturale dell’Umbria cambierà davvero poco". E ancora: "Quello che serve davvero alla nostra regione non è solo il rinnovo della Fcu, seppure benvenuto, ma la possibilità di collegarci alla linea dell’alta velocità, con la progettazione e realizzazione di uno sfondamento ferroviario verso nord". Parole di Michele Carloni, presidente regionale di Cna.

Per Carloni "il dibattito sulle stazioni toscane dell’alta velocità ci sembra poco interessante, a prescindere da quella che sarà la località su cui ricadrà la scelta finale. Perché anche se portasse un miglioramento, la riduzione dell’isolamento infrastrutturale dell’Umbria sarebbe marginale".

Così si ritorna allo "sfondamento a nord della Fcu" che secondo il presidente dell'associazione di categoria "porterebbe a cambiamenti consistenti su molti fronti". Ecco l'elenco: "Innanzitutto favorirebbe il graduale trasferimento del trasporto delle merci, o perlomeno di quelle a minor valore aggiunto, dalla gomma al ferro. Rappresenterebbe anche una valida alternativa all’ipotesi del raddoppio della dorsale ferroviaria Perugia-Terontola che ogni tanto torna di moda. Oltre all’Alto Tevere, la cui importanza per l’economia dell’Umbria è indiscutibile tenuto conto dell’alta densità di imprese manifatturiere presenti, valorizzerebbe l’intera regione. Inoltre, una Fcu ampliata verso nord contribuirebbe a rendere l’Umbria molto più attrattiva, potenziando quei flussi turistici che già hanno beneficiato visibilmente della valorizzazione dell’aeroporto San Francesco portata avanti con successo dalla giunta Tesei".

Ma non finisce qui. Michele Carloni sollecita il ministro dei trasporti, Matteo Salvini, presenta al taglio del nastro del cantiere della ex Fcu, anche su altre opere. "Passando dalla rotaia alla gomma, condividiamo le dichiarazioni del ministro sull’importanza della prossima apertura della galleria della Guinza, a patto però che la Grosseto-Fano venga completata in tempi rapidi. Per quanto riguarda, invece, l’annosa questione della viabilità a ridosso del capoluogo di regione, per noi la vera svolta arriverebbe dalla realizzazione del Nodo di Perugia. L’opzione del cosiddetto Nodino, infatti, lascerebbe del tutto irrisolto il problema del congestionamento delle arterie stradali per entrare a Perugia, che continua a rappresentare un polo attrattivo per tanti umbri che ogni giorno raggiungono la città per motivi di lavoro, studio e divertimento. Partendo dall’ottimizzazione delle risorse del Pnrr – conclude il presidente regionale della CNA – dobbiamo riuscire a progettare l’Umbria dei prossimi venti anni"

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