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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

IL SOL DELL'AVVENIRE Tutti in fila per andare in Cina: l'Umbria sogna Pechino

In meno di 24 ore ancora due accordi, protocolli, incontri ufficiali con delegazioni cinesi. Altro Europa...la piccola Umbria spera nella Cina del comunismo-capitalismo per salvare l'economia di casa nostra

Una volta era l'America, per meglio dire il suo mercato e le sue commesse. Ora il futuro non è più a stelle e strisce, ma è decisamente "giallo" seppur sotto una bandiera ancora rigorosamente rossa. L'Umbria delle istituzioni è sempre più convinta di seguire le orme di Marco Polo per rilanciare l'economia e anche le università. E così nello stesso giorno sono stati siglati due accordi Umbria-Cina. 

UNIVERSITA' - Visto che funziona e alla grande alla Stranieri, ora anche l'Università degli Studi prova ad agire con la Cina. A Palazzo Murena il Magnifico Rettore Franco Moriconi ha ricevuto la visita di una delegazione cinese con manager della società Newland Investments Company. Nel corso dell’incontro è stato illustrato il progetto “Sino-Singapore Guangzhou Knowledge City”, città della conoscenza, ed è stata avanzata la possibilità di  collaborazione dell’Ateneo perugino.  Si tratta di un progetto già avviato che prevede la costruzione di una città di 500 mila abitanti, che sorgerà nel Sud-Est della Cina, e che vedrà la realizzazione di una prima fase entro il 2017.
 
“Nostra intenzione – ha detto Moriconi –, oltre a conoscere contenuti e finalità di questo straordinario progetto, è di poter presentare agli ospiti un quadro di quanto può offrire il nostro Ateneo insieme alle istituzioni culturali e scientifiche di Perugia. Vorremmo che questi primi passi siano un utile approccio per formalizzare, quanto prima, un accordo con la società che sta costruendo la Città della conoscenza, mettendo a disposizione del progetto le competenze delle istituzioni accademiche, scientifiche e culturali di Perugia”. Tradotto un interscambio di studenti ma anche docenti e imprese di case nostre pronte ad edificare e disegnare urbanistica anche in Oriente. 

IN REGIONE - Poche ore dopo in Regione è stata la volta di un accordo per favorire lo sviluppo di "progetti condivisi che mirano alla promozione della Regione Umbria in Cina in una logica di promozione del Sistema Italia ed in collaborazione, ove possibile, con altre Regioni italiane". 

E’ questo uno degli obiettivi contenuti nell’Accordo Quadro sottoscritto  dalla presidenza della Regione Umbria e dal presidente della Fondazione Italia Cina, Cesare Romiti. Gli altri obiettivi che l’Accordo si prefigge di raggiungere  sono quelli di informare sulle opportunità offerte dal mercato cinese nei vari settori di interesse, con particolare riferimento ai tre settori sopra identificati ed ai flussi turistici cinesi in Italia; assistere lo sviluppo di attività con la Cina del sistema istituzionale, culturale ed economico umbro; sviluppare progetti sino-italiani anche in funzione della promozione del territorio umbro ed italiano e delle produzioni e delle eccellenze 

Nello specifico la Fondazione si impegna a sostenere, presso le istituzioni competenti del Governo e dell’imprenditoria cinesi il programma di promozione delle eccellenze dell’Umbria; affiancare la Regione Umbria, in collaborazione con le Agenzie regionali, di volta in volta identificate, nel disegno e realizzazione dei singoli progetti; assistere la Regione Umbria nella valutazione della fattibilità e dell’impatto dei singoli progetti e nella  ricerca delle idonee risorse umane e finanziarie, nonché, ove possibile, di altre Regioni partner e di altri partner  istituzionali, in una logica di sistema e di massimizzazione dei risultati;assistere la Regione Umbria e le sue Agenzie regionali competenti, nell’attività di attrazione di investimenti cinesi.

La Regione Umbria, con questo accordo, ha deciso di aderire alla Fondazione Italia Cina in qualità di Socio Sostenitore. Insomma da un po' di tempo siamo tutti cinesi per salvarci dalla crisi e forse anche dall'Europa. Gli accordo con la Cina sono ormai una costante: dai reality con le modelle, all'Università per Stranieri fino ad uffici di promozione da parte dell'Umbria di consorzi di impresa.

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