rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Trasimeno, violentata e picchiata, un mese di prognosi per le botte subite: giudizio abbreviato per l'aggressore

E' accaduto lo scorso luglio al Trasimeno. L'imputato, un 40enne italiano, dovrà rispondere di violenza sessuale e lesioni personali

Violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di una giovane donna. Con quest'accusa un italiano di 40 anni comparirà dinanzi al giudice per l'udienza preliminare il 13 marzo, già raggiunto dalla richiesta del giudizio immediato così formulato dal pm Michele Adragna. I fatti contestati all'uomo risalgono al luglio scorso, nelle zone del Trasimeno.

Dopo un pranzo con la vittima, e dopo averla convinta a raggiungerlo nella sua abitazione, con violenza l'avrebbe costretta a subire atti sessuali. Al tentativo della donna di lasciare l'abitazione, l'uomo avrebbe reagito prima alzando la voce, e poi trascinandola dentro casa afferrandola con forza per un braccio e per la borsa. A quel punto - è la ricostruzione dell'accusa - l'avrebbe sbattuta contro il divano per consumare l'aggressione.

Ma non finisce qui perchè la donna, dopo la violenza, finirà in ospedale con trenta giorni di prognosi, colpita con un "violento" pugno all'altezza della tempia destra, fino a stordirla. Per lei il referto sarà di "contusioni del volto con frattura del naso, contusione delle orbite, contusione regione dorsale ed ecchimosi multiple degli arti inferiori. La donna riuscirà a fuggire, salvata dagli agenti della polizia municipale, minacciati  dallo stesso imputato mentre "piantonavano" le vie d'accesso della sua abitazione. Per l'imputato, che ha chiesto di essere giudicato con la formula del rito abbreviato, l'udienza è prevista per il 13 marzo. La donna è difesa dall'avvocato Michele Nannarone, il 40enne dall'avvocato Andra Colacci. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Trasimeno, violentata e picchiata, un mese di prognosi per le botte subite: giudizio abbreviato per l'aggressore

PerugiaToday è in caricamento