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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Violenze e maltrattamenti, non si fermano le richieste di aiuto. I dati in provincia di Perugia

Nell’anno caratterizzato dall’emergenza Covid, tutti i reati hanno subito un decremento del 25%, ma il quadro della violenza di genere resta costante ed omogeneo

C’è un dato che, più di tutti, restituisce in tutta la sua complessità il fenomeno della violenza di genere. Se tutti gli altri reati hanno subito un decremento del 25% nell’anno caratterizzato dall’emergenza epidemiologica, al contrario il quadro della violenza di genere resta costante ed omogeneo. Basta confrontare le richieste di aiuto pervenute al 113: 338 nel 2020, 329 quelle dell’anno precedente, un numero praticamente identico. La violenza è un fenomeno trasversale, che interessa tutte le fasce d’età non soltanto italiani, ma anche stranieri. Nel 2020 sono stati emessi dal Questore 67 ammonimenti, di cui 27 per stalking.

L’analisi dei dati raccolti durante il lockdown ha evidenziato che dopo un’iniziale improvvisa interruzione delle richieste di aiuto, le richieste sono tornate nuovamente agli standard abituali. In particolare più della metà dei reati è rappresentato dai maltrattamenti in famiglia dove l’81% delle vittime è donna e nel 62% dei casi l’autore è il coniuge, il convivente, fidanzato o ex partner. Ma se prima dell’emergenza Covid le donne chiedevano soprattutto sostegno o informazioni anche attraverso i centri di ascolto sul territorio, adesso le richieste di aiuto provengono soprattutto da vittime che vivono situazioni non più prorogabili. La Questura di Perugia, per offrire supporto alle donne che già in passato avevano chiesto interventi, durante il lockdown ha contattato le vittime in modo da monitorare la situazione e fornire vicinanza nel momento di emergenza.

“La violenza di genere è un crimine odioso che trova il proprio humus nella discriminazione, nella negazione della ragione e del rispetto Una problematica di civiltà che, prima ancora di un’azione di polizia, richiede una crescita culturale. E’ una tematica complessa che rimanda ad un impegno corale. Gli esperti parlano di approccio olistico, capace di coinvolgere tutti gli attori sociali, dalle Istituzioni, alla scuola, alla famiglia”. Sono le parole del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Franco Gabrielli, con cui si è aperta la pubblicazione realizzata dalla Direzione centrale della polizia criminale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre.

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