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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Bimbo di due mesi salvato all'Ospedale di Perugia, Pastorelli e Fioroni: "Equipe perugina degna dei migliori ospedali pediatrici"

"L'equipe multidisciplinare, formata da neonatologi, radiologi, tecnici e infermieri, decide di procedere all’esecuzione di una Tac con metodi innovativi e mai sperimentati fino ad oggi a Perugia"

“Ancora una volta la sanità umbra ha dimostrato capacità straordinarie. Un grande plauso ed un sentito ringraziamento va all’equipe medica che è riuscita a salvare la vita ad un neonato di appena due settimane. E proprio grazie all’altissima professionalità di una equipe multidisciplinare dell’ospedale di Perugia, composta da neonatologi, radiologi, tecnici e infermieri è stato possibile risolvere, attraverso una terapia farmacologica, una grave forma di ipertensione polmonare”. L'elogio pubblico all'Ospedale di Perugia arriva da gruppo regionale della Lega - il partito di maggiornza in Regione - attraverso  Stefano Pastorelli (capogruppo) e Paola Fioroni (vice presidente Assemblea legislativa).

“Con competenza ed altissima preparazione – scrivono Pastorelli e Fioroni -, questi straordinari medici ed infermieri dell’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ hanno scritto una pagina di grande valore e significato, poiché l’esame diagnostico (tac al cuore), attraverso il quale è stato possibile individuare il grave problema, non era mai stato eseguito nell’Ospedale di Perugia in quanto solitamente ad appannaggio degli ospedali pediatrici".

IL CASO - Il piccolo paziente, ricostruisce l'Azienda Ospedaliera, è stato ricoverato presso la Terapia Intensiva Neonatale, diretta dalla dottoressa Stefania Troiani, per un’ipertensione polmonare grave risolta con terapia farmacologica. Nel corso del ricovero però, grazie all’esecuzione di ecocardiogrammi seriali, l'equipe medica sospetta una possibile malformazione di una delle coronarie, evento potenzialmente fatale per un neonato. A questo punto, prosegue il Santa Maria della Misericordia, "l'equipe multidisciplinare, formata da neonatologi, radiologi, tecnici e infermieri, decide di procedere all’esecuzione della Tac cardiosincronizzata dopo blanda sedazione, sotto la guida del neonatologo Daniele Mezzetti. 

La dottoresa Sara Riccioni della struttura complessa Diagnostica per immagini (diretta dal professor Scialpi), il dottor Federico Crusco della struttura complessa Radiologia 1 (diretta dal dottor Duranti), il tecnico sanitario di radiologia medica, Antonio Papa e  gli infermieri Ornella Passeri, Cristina Marani, Sonia Lanari  e Chiara Goracci, ottimizzano la procedura per produrre immagini diagnostiche in tempi brevissimi, con minima dose di radiazione e di mezzo di contrasto, riuscendo ad ottenere un esame Tac altamente risolutivo e sicuro per il piccolo paziente. Fortunatamente, l’esame diagnostico ha dato esito negativo e il bambino è stato dimesso".

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