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Cronaca

Coronavirus. Lo scienziato Gammaitoni: "Con molta prudenza, ma dai dati, si intravede una luce in fondo al tunnel"

Il docente di Fisica sperimentale dell'Università degli studi ha analizzato i dati tecnici - elaborati dagli specialisti - sui casi contagio

prof-luca-gammaitoni-2Luca Gammaitoni è un apprezzato scienziato di fama internazionale ed è in servizio all'Università degli Studi di Perugia. Umbro doc, legatissimo alla sua terra, anche lui sta vivendo in prima persona l'emergenza coronavirus. Ma da uomo di numeri ha analizzato i dati tecnici sui casi contagio sia nella zona rossa del Paese che a Perugia. Il fine: capire a che punto è la pandemia e il periodo - impossibile dare un giorno preciso - del massimo contagio. I numeri, secondo il professore, indicano anche elementi positivi. Una piccola luce, finalmente visibile, in fondo al tunnel? Forse sì. "Non ritengo opportuno lo slogan #andratuttobene, preferisco insieme ce la faremo... perchè dipende da comportamento di ognuno di noi".

di Luca Gammaitoni - Professore ordinario di Fisica sperimentale Università degli Studi

Vi ricordate quando qualche giorno fa abbiamo citato il punto di flesso? Ebbene, è ora di ripassare la lezione perché sembrerebbe (prudenza e uso del condizionale obbligatorio) che il punto di flesso sia arrivato. Non ovunque in Italia ma in un discreto numero di provincie. Questo è quello che emerge dai dati elaborati da Giovanni Sebastiani dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo "Mauro Picone" - CNR e pubblicati su www.scienzainrete.it.

Nel grafico in figura, a sinistra, si vede il numero di contagiati al 21 Marzo, nella provincia di Brescia e di Perugia (frazione sul numero totale di abitanti, ovvero circa quattro persone ogni mille a Brescia e circa cinque ogni diecimila a Perugia) che continua a crescere.
Sul grafico di destra è rappresentata la velocità con cui il numero di contagiati cresce. Come si vede, questa curva tra ieri e l’altro ieri avrebbe fatto registrare un massimo (ignoriamo il primo piccolo massimo) e potrebbe cominciare a scendere.

Questa, se confermata (ma è una conclusione che va presa con molta molta cautela per mille motivi, anche tecnici legati alle fluttuazioni sui dati) è una buona notizia. Vorrebbe dire che abbiamo raggiunto il punto di flesso (per quelli che conoscono un po’ di matematica, il punto di massimo della derivata prima della funzione, rappresentata a sinistra).

Questo NON vuole dire che possiamo rilassarci e abbandonare le misure di distanziamento interpersonale. Anzi! Vuole dire che queste misure stanno dando risultati e quindi vanno seguite con attenzione e rigore. Forza: ce la faremo!

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