Umbria, botte e minacce alla moglie per farla prostituire: arrestato e rinchiuso in carcere
Attigliano, 45enne finisce in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Avrebbe anche spintonato la donna per costringerla a dargli dei soldi
Il primo allarme era scattato lo scorso novembre. Quando carabinieri e medici del 118 erano intervenuti ad Attigliano sui richiesta di una donna. Quarantenne, nigeriana, agli operatori della centrale operativa dell’Arma aveva chiesto aiuto dopo una lite col marito, anche lui nigeriano, di 45 anni.
Raccolta la denuncia e portata all’attenzione dei magistrati, lui era stato raggiunto da un provvedimento di allontanamento dalla casa famigliare emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Terni.
Che però non è bastato a far finire l’incubo. Perché in più occasioni l’uomo avrebbe cercato di avvicinare la moglie, molestandola al telefono con continue richieste di soldi e nel tentativo di farsi riaprire la porta di casa. Qualche giorno fa, una nuova escalation: l’uomo avrebbe avvicinato la donna, ribadendo le sue richieste: tornare a casa e soprattutto avere soldi. Ma all’ennesimo rifiuto, l’avrebbe colpita alle spalle, spintonata e fatta cadere.
“Pertanto – spiega una nota diffusa dall’Arma - visto il comportamento trasgressivo e inaffidabile dell’uomo, il giudice ha disposto l’aggravamento della misura cautelare in atto con quella della custodia in carcere. L’uomo è stato quindi condotto presso la casa circondariale di Terni”.