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Cronaca

A cosa servono? Quegli inutili speed check dove cresce la vegetazione...

Li chiamano dissuasori “attivi”, ma sono da anni ridotti alla passività. È il caso dei cosiddetti “totem velox” o “speed check”, disseminati qua e là. E sono costati dei bei soldi, sebbene la loro utilità sia (e sia stata in passato) del tutto opinabile. E, c’è chi dice, ai limiti della legge. 

A Perugia e dintorni (come in tutta Italia) ne sono stati istallati parecchi, ma sono quasi tutti fuori uso. In diversi casi ci ha pensato il vandalismo, sempre deprecabile. In altri casi, i dissuasori non servono comunque, essendo risaputo che la digitale, responsabile di effettuare e registrare lo scatto quando si supera la velocità di legge, è come l’Araba Fenice (“che ci sia ciascun lo dice / dove sia nessun lo sa”).

Insomma: la gente, semplicemente, li ignora. In parecchie occasioni, gli accessi sono stati forzati per curiosità, o per vedere se la macchinetta c’era realmente e, nel caso, portarsela via. Li vediamo sfondati, abbattuti, divelti. Come è accaduto a quello posizionato sulla strada Perugia-San Marco, sulla sinistra andando verso il Pam.

L’attrezzo è così inutile e desueto che tanto varrebbe toglierlo di mezzo. La “bocca” è spalancata e la plastica nera è stata asportata. All’interno è addirittura cresciuta la vegetazione.

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