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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Condizioni disumane e costretti a lavorare di notte, la schiavitù ai giorni nostri

La proprietaria dell'azienda è stata costretta a chiudere l'attività, per poter riprendere la produzione dovrà pagare una multa di 18mila euro

Prodotti contraffatti, lavoratori in nero, ma soprattutto operai trovati in condizioni ai limiti della decenza. Sempre lo stesso scenario. Sempre la stessa tremenda sensazione. Quella di entrare in un laogai, dove una moltitudine di persone, in questo caso cinesi, lavorano senza sosta e i diritti dei lavoratori sembrano solo un sogno lontano.

I controlli questa volta si sono indirizzati verso un capannone in una zona industriale della periferia del capoluogo umbro, denominato “stireria Lisa di Jin Lanying” che è stato setacciato dai carabinieri della Compagnia di Perugia insieme ai militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro e alla Polizia Municipale.

Il bliz delle forze dell’ordine è scattato nella tarda notte di martedì (16 dicembre), quando generalmente gli operai dovrebbero essere a casa. In questo caso, invece, alcuni erano alle macchine per cucire, mentre altri, dopo aver apposto sui capi di abbigliamento delle etichette riportanti un noto marchio U.S.A., confezionavano la merce.

I militari nel fare irruzione nel laboratorio hanno sorpreso nove operai cinesi a lavoro, trovandosi di fronte ambienti particolarmente disordinati ed angusti. Nel corso del controllo agli operai, i militari ne hanno individuati quattro che prestavano l’attività lavorativa senza un regolare contratto di assunzione. 

La titolare dell’attività, una cinese di 43 anni residente a Torgiano, ha ricevuto una sanzione amministrativa di circa 18.000 euro ed è stata costretta a chiudere l’attività. Per riprendere la produzione la titolare dovrà mettere in regola i suoi dipendenti e pagare la multa. Sono tuttora in corso accertamenti per verificare l’autenticità del marchio e delle etichette, nonché sulla provenienza e la composizione della merce, finalizzati all’emersione di eventuali reati di importazione e commercio di prodotti contraffatti e frode in commercio. 

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