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Cronaca

Inchiesta sanità - Processo per i concorsi truccati, subito stralciata la posizione di Catiuscia Marini

Sono 39 gli imputati. Regione, Usl 1, Azienda ospedaliera di Perugia, Cittadinanzattiva e Unione nazionale dei consumatori si costituiscono parte civile. Udienza nella nuova aula al Capitini

Catiuscia Marini non ha ricevuto la notifica di fissazione dell’udienza preliminare e la sua posizione è stata stralciata. Inizia con una sorpresa l’udienza davanti al gip Angela Avila che vede imputate trentanove persone, accusate di aver pilotati i concorsi nella sanità regionale. Indagine e accuse che avevano portato alla caduta della giunta Marini. Nella stessa udienza sono state depositate cinque richieste di costituzione di parte civile da parte di Regione, Usl 1, Azienda ospedaliera di Perugia, Cittadinanzattiva e Unione nazionale dei consumatori con gli avvocati Anna Rita Gobbo, Alessandra Bircolotti e Sara Pievaioli. Il giudice si è riservato sulla decisione, ha rimandato gli atti in Procura per la ex presidente e stilato un calendario d’udienza fino a novembre. Ad oggi non risultano costituite in giudizio una ex primaria di pediatria e due anestesiste.

Secondo i sostituto procuratori Paolo Abbritti e Mario Formiasano, Catiuscia Marini, Luca Barberini, Gianpiero Bocci, Emilio Duca, Maurizio Valorosi, Maria Cristina Conte, Rosa Maria Franconi, Diamante Pacchiarini e Antonio Tamagnini (difesi dagli avvocati Nicola Pepe, David Brunelli e Chiara Peparello, Alessandro Diddi, Francesco Falcinelli, Francesco Crisi, Riccardo Leonardi, Franco Libori, Maria Mezzasoma, Diego Ruggeri) in associazione tra loro avrebbero commesso “una serie di delitti contro la pubblica amministrazione, nella specie abuso d’ufficio, rivelazione di segreti d’ufficio, peculato, falso ideologico e materiale” al fine di manipolare i “concorsi pubblici banditi dall’Azienda ospedaliera di Perugia e/o dall’Usl Umbria 1 per garantire la vittoria o il posizionamento ‘utile’ in graduatoria dei candidati preventivamente determinati dagli stessi associati”.

tribunale capitini 2-2-2La “rete di sistema” sarebbe stata creata per condizionare “gran parte dei concorsi pubblici” attraverso direttive ai vertici aziendali, imponendo persone “di nomina politica, affinché i concorsi pubblici venissero manipolati a favore dei candidati indicati da loro stessi”.

Ordini che avrebbero raggiunto Duca, Valorosi e Pacchiarini che avrebbero acquisito dai politici i “nominativi dei candidati segnalati”, indicandoli a loro volta “ai componenti delle Commissioni esaminatrici, in modo da consentire la vittoria o la collocazione utile in graduatoria”.

Per la Procura Pacchiarini, in quanto direttore sanitario, avrebbe appoggiato e affiancato Duca e Valorosi “nell’illecita gestione dei molteplici concorsi pubblici banditi, intervenendo direttamente nella manipolazione della procedura concorsuale”. Antonio Tamagnini, Maria Cristina Conte e Rosa Maria Franconi, invece, per l’accusa avrebbero contribuito “all’alterazione delle procedure concorsuali, attuando le disposizioni impartite dai direttori apicali dell’azienda sanitaria, sfruttando a tal fine l’incarico di presidente, segretari o componente delle commissioni esaminatrici dagli stessi rivestito nell’ambito” dei concorsi pubblici.

Gli imputati sono Catiuscia Marini, l'ex assessore alla Sanità Luca Barberini, l’ex sottosegretario Gianpiero Bocci, l’ex direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Perugia Emilio Duca, la responsabile dell’ufficio personale dell’Azienda ospedaliera Maria Cristina Conte, la dirigente Rosa Maria Franconi, Diamante Pacchiarini come ex direttore sanitario dell'Azienda, il dirigente Antonio Tamagnini. Gli altri indagati sono Serena Zenzeri, Lorenzina Bolli, Riccardo Brugnetta, Eleonora Capini, Moreno Conti, Pasquale Coreno, Marco Cotone, Potito D'Errico, Giuseppina Fontana, Fabio Gori, Paolo Leonardi, Patrizia Mecocci, Walter Orlandi, Vito Aldo Peduto, Mario Pierotti, Domenico Francesco Oreste Riocci, Alessandro Sdoga, Simonetta Tesoro, Milena Tomassini, Domenico Barzotti, Brando Fanelli, Elisabetta Ceccarelli, Tiziana Ceccucci, Patrizia Borghesi, Mauro Faleburle, Massimo Lenti, Antonio Tullio, Andrea Casciari, Fabio Madonnini e Alvaro Mirabassi. Roberto Ambrogi, Gabriella Carnio, Andrea Sborzacchi e Maurizio Dottorini hanno chiesto di patteggiare.

Il collegio difensivo è composto anche dagli avvocati Francesco Falcinelli, Marco Brusco, Nicola Di Mario, Fulvio Carlo Maiorca, Giuseppe Montone e Manlio Morcella.

L’udienza si è tenuta nella nuova aula allestita presso l’auditorium della scuola Capitini di Perugia. Ingente il dispositivo di sicurezza, con una quindicina di agenti di Polizia e della Polizia locale impegnati a presidiare l’accesso al parcheggio, oltre a personale della vigilanza privata che assicura portierato e sicurezza in Tribunale.

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