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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

La versione di Rudy Guede: "Cercai solo di soccorrere Meredith. Non l'ho uccisa io"

Rudy Guede: “Era una ragazza, sapeva il fatto suo e trasmetteva carisma. È quel carisma che mi ha affascinato”

Per la prima volta Rudy Guede racconta la sua versione dei fatti. Dopo nove anni di silenzio l'ivoriano, accusato dell'omicidio di Meredith Kercher, ha deciso di ripercorrere cosa accadde quella “maledetta” notte in cui la studentessa inglese venne trovata sgozzata nel suo appartamento di via della Pergola la sera del primo novembre del 2007. E' un racconto lento quello “diretto” dalla giornalista Franca Leosini che, prima, di arrivare alla notte dell'omicidio, decide di raccontare la versione di un Rudy Guede abbandonato sin dalla prima infanzia e costretto a vivere con un padre assente per poi finire in affidamento alla nota famiglia perugina Cardinali.

L'incontro - “Amanda Knox – racconta Rudy - l'ho conosciuta in un locale del centro storico, lavorava come cameriera. Fu lei ad avvicinarsi a me con un italiano particolare”. I due si scambiarono alcune parole. Successivamente si incotrarono di nuovo nell'appartamento di alcuni ragazzi marchigiani, vicini di casa della studentessa di Seattle. Durante quella sera conobbe anche Meredith Kercher. “Era una ragazza, sapeva il fatto suo e trasmetteva carisma. È quel carisma che mi ha affascinato”. Confida l'ivoriano a Franca Leosini.

La notte dell'omicidio - “Entrai in quella casa perché mi invitò Meredith”. Ha inizio così il racconto di quella drammatica sera. “Ci eravamo incontrati al Domus. Ed è lì che ci siamo dati un bacio”. Rudy Guede quindi va a casa di Meredith. Il giovane si accomoda nel salotto-cucina insieme alla vittima. Qui, come racconta l'ivoriano, non viene consumato un rapporto sessuale, ma vi sono solo delle effusioni che sfociano in dei preliminari. Il giovane, poi, si reca in bagno. Sente arrivare Amanda Knox che, in base alla sua versione dei fatti, inizia a inveire contro Meredith. Il giovane non dà importanza al fatto. Si infila, quindi le cuffie, resta in bagno e ascolta due brani e mezzo, per un tempo che va dai dieci agli undici minuti. Sente un urlo fortissimo e corre fuori per vedere cosa sia successo. Trova le luci spente del corridoio e improvvisamente vede una sagoma scura con in mano un “taglierino”. Rimane ferito alla mano, ferita accertata successivamente dalla polizia tedesca che lo individua pochi giorni dopo il delitto. Vede Amanda Knox, insieme a questa sagoma scura maschile, fuggire. Quindi si dirige nella stanza di Meredith e cerca di tamponare le ferite alla gola con alcuni asciugamani, presi nel bagno adiacente alla stanza della vittima. La vede morire. E mentre lei sta per esalare l'ultimo respiro sembra dire qualcosa che Rudy tenta di scrivere con il sangue sul muro.

La fuga – Rudy Guede non chiama aiuto, ma “sopraffatto dalla paura di fronte a una scena straziante”, decide di fuggire. Scappa.  Si rifugia in Germania e chiama tramite Skype l'amico Giacomo al quale racconta quello che è successo quella notte, sottolineando la sua innocenza.

Il corpo – Rudy Guede afferma di aver lasciato Meredith vestita e con la porta della camera aperta. Il corpo della giovane viene invece trovato senza vestiti con sopra un piumone. La porta è serrata. Mentre la camera di Filomena, coinquilina della ragazza, è completamente a soqquadro. Successivamente emergerà che c'è stato il tentativo di simulare una rapina nella casa del delitto.

La presenza di Amanda Knox e Raffaele Sollecito - “Sono sicuro al 101 per cento della presenza di Amanda Knox dentro alla casa”. Afferma Guede alla precisa domanda della Leosini. Ma è sulla presenza di Raffaele Sollecito all'interno dell'appartamento che l'ivoriano non ha certezza: “La figura maschile aveva sicuramente in un accento meridionale, ma non so dire con certezza se fosse lui. Le indagine degli inquirenti portano comunque a Sollecito”.

Chi uccise Meredith? - Se da una parte la presenza dell'ivoriano in casa è assodata, ciò che rimane ancora da chiarire è chi uccise materialmente Meredith Kercher. In base, infatti, alla sentenza emessa dai giudici, l'ivoriano non accoltellò la studentessa inglese. Ma allora chi affondò il coltello nella gola di Meredith strappandola alla vita? Alla domanda, se la ricostruzione dei fatti, fosse giusta, al momento, non c'è risposta. Ed è per questo che Rudy vorrebbe chiedere la revisione del precesso, ma nel frattempo continua a dedicarsi a suoi studi in attesa di discutere la tesi.

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