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Cronaca

Turreno, la Fondazione “SergioPerLaMusica” si candida per il post riqualificazione

A poche ore dalla firma del protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto di recupero e valorizzazione del Cinema Teatro Turreno, il presidente Virgilio Ambroglini afferma: "Grande soddisfazione per il traguardo raggiunto"

Riuscire a trasformare il cinema teatro Turreno nella tanto sognata “Casa della Musica”: questo l’auspicio della Fondazione “SergioPerLaMusica” a poche ore dalla firma del protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto di recupero e valorizzazione del Cinema Teatro Turreno da parte di Regione Umbria, Comune di Perugia e Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. 

La Fondazione “SergioPerLaMusica, con le parole del suo presidente Virgilio Ambroglini, esprime “grande soddisfazione per il traguardo raggiunto e per il lavoro svolto finora da istituzioni ed enti che si sono prodigati”. “Rivendichiamo con orgoglio – tiene subito a precisare Ambroglini – il ruolo svolto come Fondazione per avere rimesso l’aspetto culturale al centro del dibattito sul futuro da dare al Turreno, quando ormai si parlava di parcheggi e paninoteche”. 

Un primo risultato, dopo le sollecitazioni anche da parte della Fondazione, era stato raggiunto alcuni mesi fa con il riconoscimento della struttura in piazza Danti come bene culturale da salvaguardare. Ora, a far seguito, è arrivato anche questo importante protocollo che detta le prime linee di indirizzo.

La Fondazione infatti è stata l’artefice dell’apertura del Turreno, pur momentanea e per una sera, dopo anni di chiusura: il 29 settembre scorso nella sala del cinema sono stati presentati pubblicamente sia l’embrione della Fondazione, diventata poi in quasi 12 mesi una struttura forte e solida, sia gli obiettivi del suo progetto musicale e culturale da dedicare all’Umbria.

Per questo motivo, ed anche alla luce del bando pubblico che, una volta rimesso a nuovo il Turreno, verrà fatto per l’affidamento - il soggetto scelto poi si dovrà accollare il rischio di impresa e l’eventuale apporto di ulteriori risorse economiche destinate alle attività gestionali - la Fondazione si candida già da ora come protagonista per la sua gestione, “perché abbiamo forze e mezzi per farlo” afferma Ambroglini. “Un traguardo ambizioso ma non impossibile – aggiunge il presidente –, anche alla luce di quanto di buono, a giudicare dall’attenzione e dall’interesse suscitato in un solo anno da parte di pubblico ed artisti per gli eventi targati Fondazione, è stato messo in piedi in poco tempo”.

Dopo i due eventi realizzati di Moon in June ad Isola Maggiore e di Rockin’Umbria ad Umbertide, un altro obiettivo centrale della Fondazione è infatti quello della “Casa della Musica”, per restituire questo importante bene della città di Perugia all’uso pubblico e culturale più idoneo. Alla Fondazione nata in memoria di Sergio Piazzoli, che al Turreno ha organizzato eventi rimasti nella storia musicale della città, piace l’idea di trasformare questa storica struttura che ha segnato la vita culturale della città, così come scritto nel protocollo, “in uno spazio polifunzionale innovativo di natura culturale per la musica, lo spettacolo, il cinema e il teatro e integrato con attività rivolte al turismo congressuale e alla convegnistica di alto livello, fortemente correlato con la vocazione artistica e culturale di Perugia e dell’Umbria”.

Ma per la Fondazione l’idea principale è quella di mettere a fuoco il progetto con la realizzazione della “Casa della Musica”. “Questa pensiamo sia –  sottolinea Ambroglini – la più grande occasione per la città e la regione, ma il tutto va gestito con la dovuta attenzione. La nostra preoccupazione è soprattutto quella della capienza. Da una prima ipotesi si parla di una ristrutturazione orientata per 800 posti. Secondo noi, per dotare Perugia di quell’auditorium cittadino tanto sperato e al passo con i tempi la capienza per il pubblico dovrà oscillare tra un minimo di 1.500 e un massimo realistico di 2.000 sedute. La casa culturale della città e della regione non può essere solo di 800 posti, altrimenti sarebbero soldi persi”.

Secondo Ambroglini “sarebbe un investimento di oltre 6 milioni di euro, tra i soldi spesi per l’acquisto da privato dell’immobile e quelli messi già a bilancio per la ristrutturazione, che a poco servirebbe se si volesse invece fare un vero salto di qualità nel settore del pubblico spettacolo”. Il perché questa dovrebbe essere la linea è ben chiaro: non c’è in Umbria un posto con una capienza per 2.000 persone, ed il nuovo Turreno tornerebbe quindi utile per molti festival musicali ed eventi regionali, ed anche perché con queste cifre si potrebbe allora costruire un auditorium da zero per quasi tremila persone. “Non possiamo rassegnarci ai palazzetti – dichiara Ambroglini – e soprattutto così nessun grande evento si potrebbe fare e tutte le operazioni per chiunque avrà la gestione sarebbero tutte a rimettere”.

Per questo motivo la Fondazione “SergioPerLaMusica” invita tutti, operatori culturali, festival, istituzioni, cittadini, media, ad un prossimo imminente dibattito per impostare una seria discussione pubblica anche per “indirizzare” nel modo giusto e per il bene della città, in primis, la commissione tecnica e di indirizzo del progetto di riqualificazione che dovrà costituirsi come stabilito dal protocollo d’intesa entro la fine di agosto.

Una possibile data del confronto pubblico potrebbe essere quella del 29 settembre 2015, proprio al Turreno e ad un anno preciso da quella straordinaria apertura durante la quale è stata presentata alla città la allora nascente Fondazione.  Una Fondazione che ha già le idee chiare su come potrebbe essere questo spazio. “Siamo convinti – osserva ancora Ambroglini – che per una crescita collettiva come società siano necessarie delle strutture culturali permanenti e meno concerti od eventi spot in luoghi improbabili”. Per questo motivo la “Casa della Musica” dovrà essere, tra le altre cose, una sala concerti, fonoteca, sala di incisione, archivio di tutti i festival musicali umbri. 

Significativo a riguardo il fatto che, come ha proposto la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, si preveda di utilizzare parte della struttura anche come luogo espositivo e soprattutto come casa di Umbria Jazzper rendere permanente la visibilità e l’attività dell’importante festival musicale.  

La “Casa della Musica” al Turreno dovrà essere, sempre secondo la Fondazione, una struttura permanente aperta tutto l’anno dove si possa realizzare un Centro Musicale Europeo per produzioni musicali. Per intercettare finanziamenti europei e per poter realizzare produzioni importanti la capienza è un fattore determinante. 

Il Turreno è un luogo che sintetizza soprattutto i valori che hanno motivato il lavoro di Piazzoli visto che qui dentro il promoter perugino ha organizzato concerti rimasti nella storia ed è come un bene culturale da salvaguardare, come un patrimonio della città e della regione dal valore inestimabile perché luogo di storia, di cultura, di musica e di emozioni grandissime. Utile anche al rilancio del centro storico nella sua funzione vitale di cuore sociale e culturale di un capoluogo.

Intanto la Fondazione già guarda avanti e sta lavorando per portare Tom Waits a Perugia nel 2019. Si pensa infatti ad una ipotetica apertura tra quattro anni di questo scrigno di cultura e musica con l’esibizione di un artista straordinario che ancora manca nella lunga lista di grandi musicisti che sono passati da queste parti.

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