Perugia e l'Umbria senza più visitatori: le dieci idee dell'esperto per rilanciare il turismo

A Foligno, d’intesa con l’editore Campi, si potrebbe istituire il premio Barbanera, al meteorologo che ha fatto la previsione più sbagliata.

“A Torgiano, in abbinamento ai Vinarelli, propongo, a donna Maria Grazia, un premio Lungarotti. Primo premio: una botte di vino; secondo: un barile; terzo: una vasella; quarto: una bottiglia; quinto un bicchiere del nettare di Bacco. Premi abbinati, naturalmente, alle opere realizzate dagli artisti che producono in piazza i Vinarelli”.

“Ricordo quando, a San Martino in Campo, inventai il premio “È nato prima l’uovo o la gallina?” per scritti di natura satirica. Il primo premio era un uovo, il secondo due, il terzo quattro… e così via, in progressione geometrica, fino ad arrivare a oltre 5 mila. Rammento che uno scrittore (compreso il vero spirito dell’evento), venne appositamente per ritirare il primo premio: un trionfo dell’autoironia!”. 

Se poi passiamo alle iniziative svolte da associazioni sportive del suo tempo, Agozzino cita l’Accademia pugilistica perugina, il Veloce Club ciclisti, la Coppa della Perugina, il Vespa Club, le bocciofile Ferrovieri e Saffa, la Società Fortebraccio… Un elenco cui è difficile stare dietro.

Una cosa è certa: Giuseppe Agozzino non ha cessato di amare Perugia e la nostra regione, di cui è divenuto figlio adottivo, dopo oltre sessant’anni di residenza e attiva militanza culturale. È persona che vive con intenso coinvolgimento la speranza, cittadina e regionale, di poter tornare agli antichi fasti. Quando, come presidente dell’Azienda di promozione turistica, fece brillare, nel firmamento mediatico,  il nome di Perugia e delle città dell’Umbria.