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Cronaca

Coronavirus, in vigore le regole anti-contagio negli ospedali: ecco perchè le visite ai pazienti devono essere limitate

Ma non solo questo provvedimento: attivi i container davanti ai pronto soccorso, percorsi mirati per gli eventuali infettati e il tampone a chi deve essere fatto

Il giro di vite sulle visite ai pazienti di Ospedali e ospiti di case di cura e per anziani sta creando anche in Umbria - regione al momento con zero contagiati, zero focolai - forti malumori e polemiche sia sui social che direttamente inviate ai vertici dei vari presidi medici. Le nuove regole fanno parte dell'ordinanza anti-coronavirus redatte dal Governo con il consenso delle Regioni. Per quanto comprensibilmente antipatiche sono comunque fondamentali per evitare il diffondersi di un eventuale contagio fuori e dentro le strutture ospedaliere.

Nel Comitato per l'Ordine pubblico in Prefettura a Perugia il direttore regionale della sanità Claudio Dario ha ribadito che sono cruciali e non derogabili. Infatti, secondo il dirigente, la priorità è quella di evitare che il coronavirus riesca ad entrare negli ospedali e strutture sanitarie perchè il contagio metterebbe a rischio vita i pazienti ricoverati che hanno patologie croniche e difese immunitarie basse; in più in caso di contagio la macchina sanitaria subirebbe forti rallentamenti e mancanze a causa di medici e infermieri malati e quindi impossibilitati ad operare in piena emergenza. Per prevenire questi scenari si è ricorsi anche alla limitazione delle visite ai pazienti in tutta la Regione: visite rigorosamente registrate, in orari stabiliti, solo uno alla volta.

Ma ovviamente nei nostri ospedali questa non è la sola regola in vigore: da questa mattina sono attivi i container situati davanti ai pronto soccorso. Si tratta di strutture di 30 metri quadri, divisi in due stanze, con un medico e un infermiere di servizio. In caso di sintomi o di contatto con persone infettate viene effettuato il tampone. Poi si decide se trasferire il paziente - con percorsi protetti e studiati a tavolino per evitare contatti - nel reparto di Malattie Infettive di Perugia o Terni. Bloccate anche tutte le attività di volontariato o di raccolta fondi per le onlus all'interno delle strutture. L'ordinanza è in vigore finchè resterà decretato dal Governo lo stato di emergenza. 

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