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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

La rivoluzione "verde" di Barelli: parchi gestiti dalle associazioni, eventi, custodi fissi e chioschi

Il progetto Futuro nel Verde prevede che ogni associazione predisponga un progetto di valorizzazione del parco o area verde, che dovrà essere allegato alla domanda di affidamento. Ogni aree verde avrà una vocazione specifica per ospitare eventi a tema

Si chiama «FUTURO nel VERDE» il nuovo progetto del vice-sindaco Urbano Barelli - delega all'ambiente - che ha come obiettivo quello di mettere a sistema il patrimonio verde della città e migliorarne lo standard qualitativo e la fruibilità da parte dei cittadini. Con Futuro Verde si cercherà di attrarre con iniziative mirate sia finanziamenti europei che sponsorizzazioni private. 

In termini concreti, dunque il progetto Futuro nel Verde prevede che ogni associazione predisponga un progetto di valorizzazione del parco o area verde, che dovrà essere allegato alla domanda di affidamento, individuando una specifica vocazione tematica che potrà essere sviluppata con il contributo di idee e di innovazione dell’università, delle scuole, delle professioni e delle imprese.

Tra le vocazioni finora individuate, ad esempio, a Balanzano si è pensato al cibo a km0, nell’area verde Chico Mendez alla musica, a Ponte San Giovanni la salute e il benessere, a Ponte Felcino l’educazione ambientale, a Monte Tezio il trekking e il turismo open air, a Sant’Egidio lo slow food, a Collestrada la sentieristica.

Le convenzioni che saranno stipulate tra il comune e le associazioni assegnatarie avranno, quindi, una durata di 3 anni, prorogabile in base alla complessità del progetto presentato e comunque non oltre i 9 anni. Prevedranno che la manutenzione ordinaria sia a carico dell’Associazione con attività quali: monitoraggio dell’area, svuotamento dei cestini, operazioni minimali di pulizia, attività di sfalcio, ripulitura griglie, forazze ed opere di piccola manutenzione di tavoli, panchine e staccionate in legno. La manutenzione straordinaria resterà, invece, a carico dell’Amministrazione comunale. 

Le associazioni dovranno individuare anche un osservatore civico, ossia di volontario accreditato, che dovrà segnalare eventuali anomalie che intervengono nella gestione dell’area e un referente per la gestione della comunicazione degli eventi e delle iniziative che dovranno essere pubblicizzate a cura dell’ Amministrazione comunale.

Chi gestirà le aree verdi avrà, tra l’altro, la possibilità di realizzare, anche in tempi successivi, all’interno dell’ area un chiosco o un punto ristoro; potranno altresì reperire risorse per l’attività di gestione dell’ area verde tramite la riscossione delle tariffe o da specifiche iniziative quali sagre o eventi, fornitura di beni o servizi nonché attività legate a progetti realizzati anche in collaborazione con il Comune.

Le organizzazioni interessate hanno tempo fino al 31 marzo prossimo per presentare i progetti, in base allo schema di progetto elaborato dall’Amministrazione comunale. Tutti i progetti pervenuti saranno, quindi, resi noti alla città il prossimo 22 aprile in occasione della Giornata Mondiale della Terra. Partirà quindi un percorso di elaborazione dei progetti, anche in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia, che vedrà una prima tappa il 5 Giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente e poi a settembre, con momenti di Green economy nelle aree verdi.ù

“In un periodo come questo in cui da almeno dieci anni assistiamo a continui tagli di risorse –ha detto- o comprendiamo che dobbiamo cambiare schema e riorganizzarci o siamo destinati a restare al palo.” Per Romizi, Futuro nel verde rappresenta uno strumento di trasparenza e di omogeneità di trattamento per le numerose associazioni operanti nel territorio, oltre che un significativo esempio di come il futuro vada inteso con sempre maggiore connessione tra Ambiente, imprese, innovazioni e la capacità di cogliere e vincere le nuove sfide.

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