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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"Derubato" di quintali di vino e aceto, con le botti distrutte e deve anche pagare le spese processuali

Contro la persona offesa hanno pesato l'assoluzione dell'imputato dalle accuse e il rigetto del ricorso per ottenere il risarcimento civile

Oltre al danno, la beffa. Perde diversi quintali di vino e aceto, si ritrova con le botti distrutte e dovrà anche pagare le spese legali del procedimento giudiziario che non gli ha dato ragione.

L’uomo si è rivolto alla giustizia denunciando il titolare di una cantina per “essersi impossessato per trarne profitto di vari quintali di vino ed aceto di proprietà del ricorrente ed avere ordinato la distruzione dei relativi recipienti per liberare la cantina in cui erano contenuti senza ricorrere al giudice ma esercitando arbitrariamente un preteso diritto”.

L'imputato ha sostenuto di “avere ricevuto dal ricorrente il permesso di rimuovere vino, aceto e botti”, ma un testimone richiesto dalla persona offesa e non ammesso né in primo e nemmeno in secondo grado “aveva sentito chiaramente” la parte offesa dire all’imputato “proprio la sera avanti ai fatti - che i recipienti di cemento non dovevano essere assolutamente rimossi o, peggio ancora, demoliti” i recipienti della cantina. Per rimuovere vino, aceto e recipienti, si sono mossi gli avvocati, ma non il giudice con una decisione sulla vicenda.

Vino, aceto e recipienti, però, sono spariti. Il giudice per l’udienza preliminare, infine, ha assolto l’imputato con la formula dubitativa.

La parte offesa ha provato a far valere almeno il diritto ad un risarcimento, ma il suo ricorso è stato rigettato, con tanto di condanna alle spese processuali.

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