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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Premio "Salva la tua lingua locale", è polemica: "Questo è uno scippo a tutti gli effetti"

Polemica al calor bianco di Vincenzo Luciani che lamenta uno scippo culturale di rilievo. Si tratta del premio “Salva la tua lingua locale” cui concorrono poeti, cultori e amici delle lingue locali e della poesia dialettale

Polemica al calor bianco di Vincenzo Luciani che lamenta uno scippo culturale di rilievo. Si tratta del premio “Salva la tua lingua locale” cui concorrono poeti, cultori e amici delle lingue locali e della poesia dialettale. Luciani è fondatore dell’Associazione “Periferie”, di cui è presidente dal 1996.

L’Associazione è impegnata sul fronte di varie iniziative finalizzate alla tutela dei dialetti, avendo all’attivo convegni, ricerche e pubblicazioni sui dialetti d’Italia, la rivista “Periferie”, il sito “Poeti del Parco”. Ha inoltre promosso, nel 2002, il Centro di documentazione della poesia dialettale “Vincenzo Scarpellino” istituito alla biblioteca comunale “Gianni Rodari”, presso la quale ha raccolto e catalogato oltre 2.600 libri sui e nei dialetti d’Italia

Nell’intento di rendere più efficace l’azione di difesa, di salvaguardia e di valorizzazione dei dialetti e di accrescere l’ambito territoriale delle proprie attività di promozione culturale, nel 2011 Luciani dichiara di aver sollecitato Unpli (Unione Nazionale pro Loco d’Italia) e Legautonomie Lazio a collaborare per promuovere un’azione comune.

Della sottoscrizione del Protocollo e dei suoi contenuti è stata data pubblica notizia sulla rivista dell’Unpli “Arcobaleno d’Italia”. “Dal 2013 ad oggi – afferma Luciani – abbiamo realizzato di comune accordo 5 edizioni della “Giornata Nazionale del dialetto e delle lingue locali” e 4 edizioni del Premio “Salva la tua lingua Locale” e altre imprese sono in fieri”. Ma Luciani lamenta che nell’ultima edizione del premio qualcosa non abbia funzionato  e che sia stato cambiato unilateralmente il regolamento. Afferma inoltre che altri avrebbero tentato di attribuirsi l’esclusiva paternità del premio che invece è una sua iniziativa. Da qui l’amarezza per questo inspiegabile scippo e il proposito di cessare ogni collaborazione con Unpli e Legautonomie Lazio. Oltre alle diffide, si prospettano iniziative legali. Constatazione amara: le lingue locali, che si cerca di strappare alla scomparsa, dovuta a un preoccupante processo di omologazione, diventano motivo di dissenso, anziché di condivisione di iniziative e d’intenti. 

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