La città che cambia: mai più degrado, l'ex tabacchificio di via Cortonese mette il turbo
Il mega progetto mette le ali, dopo anni di vuoto totale: la giunta, su proposta dell’assessore Emanuele Prisco, ha approvato la specifica variante
La Perugia che cambia. O, per dirla in altre parole: prosegue l’iter per il recupero dell’ex tabacchificio di via Cortonese. La giunta, su proposta dell’assessore Emanuele Prisco, ha approvato la specifica variante. L’atto fa seguito all’adozione della variante, da parte del Consiglio comunale, avvenuta con delibera del 12 ottobre 2015. L’ex tabacchificio di Via Cortonese è stato oggetto nel tempo di numerose ipotesi progettuali, tutte rimaste inattuate.
La variante al Prg approvata prevede “la riqualificazione dell’area mediante investimento privato di grande consistenza con significative ricadute per il tessuto economico e restituisce una nuova vita a tutto il quartiere con servizi, come l’asilo, spazi comuni e per le associazioni, maggiori dotazioni di superfici pedonali libere da costruzioni”, spiega una nota di Palazzo dei Priori. Nel dettaglio, la società proprietaria del complesso, ossia la Pentagramma Perugia S.p.A., partecipata al 50% da Cassa Depositi e Prestiti Immobiliare S.r.l. (già Fintecna Immobiliare s.r.l.) e al 50% da GBC Real Estate S.p.A, ha incaricato la Fondazione Housing Sociale (FHS) di Milano di realizzare l’operazione. La Fondazione, FHS, ha redatto la relativa ipotesi progettuale, volta alla realizzazione di un nuovo complesso da destinare soprattutto ad edilizia residenziale di qualità e di spazi comuni, con demolizione dell’esistente, fatte salve la palazzina uffici e la ciminiera, che sorgono fronte strada su Via Cortonese.
“Per questo – spiga una nota della giunta comunale di Perugia - si rende necessaria l’approvazione di una variante solo di destinazione d’uso senza aumenti di superfici costruibili rispetto alle previsioni vigenti e con la diminuzione di carico di circa 10.000 metri cubi di edifici. Inoltre sarà posto a carico del soggetto attuatore l’obbligo di realizzare tutte le opere necessarie di adeguamento della viabilità esterna connesse con l’attuazione del comparto. Il progetto, assolutamente innovativo, prevede, oltre l’intervento edilizio, anche una continuazione dell’attività mediante un soggetto gestore di comunità, sotto la supervisione del fondo, capace di creare e coltivare relazioni tra i condomini oltre a fungere da presidio organizzativo ed attuativo sulle presenze”.
Le modalità di accesso alle abitazioni e gestionali (es. requisiti soggettivi, prezzo) saranno disciplinate da un’apposita convenzione tra soggetto attuatore ed Amministrazione Comunale. Nello specifico, con la variante, verrà previsto, tre le altre cose, quanto segue: modifica della disciplina relativa al comparto in esame: a) inserimento della destinazione d’uso dell’edilizia residenziale sociale (che deve essere superiore al 50%); b) lieve incremento delle superfici da destinare a edilizia residenziale di libero mercato (dal 10% al 15%) e per commercio (da mq. 2000 ad un massimo di mq. 2500) senza alcun incremento della SUC ammessa dal PRG vigente. Tale aumento del 5% dell’edilizia residenziale libera, sarà possibile attraverso il trasferimento di tale percentuale dal comparto Ac.fi. n. 7 di Ellera.