Lettera aperta al sindaco Romizi: "Ci sono famiglie in difficoltà, le aiuti"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta dell’avvocato Francesco Gagliardi indirizzata al primo cittadino di Perugia, il sindaco Andrea Romizi.

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"Carissimo Sindaco,  Le scrivo per rappresentarLe direttamente una vicenda che, da qualche tempo, è attenzionata dai  servizi sociali del Comune di Perugia e che auspico possa trovare una doverosa e celere soluzione. Una coppia di perugini, i sigg.ri Carlo Collesi e Antonella Antoniacci, hanno subìto uno sfratto per morosità e, da oltre quaranta giorni, sono ospitati presso l'Ostello Spagnoli di Via Cortonese. Buttando lo sguardo fuori dalla finestra della camera posta al piano terra, ho intravisto la loro autovettura-armadio, colma di panni e di biancheria.

Sono sospesi nel vuoto di una vita che è stata avara di buoni eventi e, come tanti altri nostri concittadini, hanno perso l'occupazione che ne garantiva il mantenimento. A ciò si aggiungono condizioni di salute precarie, per le quali manca loro addirittura la possibilità di reperire le medicine. Lungi da me la volontà di innescare una nuova lotta tra poveri o di fomentare quella già in atto, ma non posso esimermi dal difendere il diritto di cittadinanza, da più parti attaccato e vessato per effetto di una mala interpretazione del dovere dell'accoglienza.

Ho appreso della volontà della Sua amministrazione di rivedere i criteri di assegnazione delle case popolari. Non ne conosco i dettagli e nutro profondo rispetto per i tecnici e per i rappresentanti dei cittadini, impegnati in questo lavoro di revisione. Ma ho colto perfettamente il "segnale" di prestare maggiore attenzione ai nostri concittadini in difficoltà, troppo spesso finiti in coda ad ogni classifica a causa di criteri del tutto "scriteriati". In questa nuova prospettiva mi auguro possa inserirsi la triste vicenda dei sigg.ri Collesi e Antoniacci, per la quale La prego di volersi adoperare affinché possa esserci presto un epilogo felice.