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Cronaca

Dopo attese e polemiche, l'ospedale da campo diventa realtà: in azione equipe multidisciplinare

La data ufficiale, dopo tanti rinvii e polemiche, è stata lanciata dal Direttore generale della stessa Azienda, Marcello Giannico,

Sarà attivato mercoledì prossimo, 10 marzo, con 22 posti letto per pazienti COVID, l’Ospedale da campo della Regione Umbria, installato nell'area dell’Azienda ospedaliera di Perugia. La data ufficiale, dopo tanti rinvii e polemiche, è stata lanciata dal Direttore generale della stessa Azienda, Marcello Giannico, nel corso della riunione odierna del Centro operativo regionale (COR), coordinata dal direttore regionale competente per la Protezione Civile, Stefano Nodessi Proietti, presente anche – tra gli altri – il Commissario per l’emergenza COVID in Umbria, Massimo D’Angelo. Giannico ha informato il COR che sono in corso tutte le attività formative per il personale sanitario che opererà, in team multidisciplinari, nella struttura. Nel caso di necessità saranno altresì attivati anche posti letto per terapie intensive. 

La struttura è composta da 10 posti di terapia a bassa intensità, 16 di terapia subintensiva e 12 di terapia intensiva, dotato di macchinari di ultima generazione e attualmente collegato con i gas medicali dell'ospedale così come i report dei macchinari vengono caricati in remoto sul computer dell'Azienda Ospedaliera. 

Coronavirus, il nuovo ospedale da campo della Regione Umbria

"La struttura campale strategica – ha affermato il Direttore regionale Stefano Nodessi - potrà tornare utile anche per future emergenze. Ad oggi è un tassello fondamentale della cura del Covid, a tal proposito vorrei sottolineare che, oltre a strutture del genere, per debellare e prevenire il virus è necessario tenere comportamenti responsabili, anche rispettando le restrizioni dell’ultima ordinanza. Un sacrificio necessario che dobbiamo fare".

A livello tecnico, l’ospedale da campo è dotato sia di riscaldamento che aria condizionata, nonché di gruppi di generazione in grado di farlo funzionare anche in caso di mancanza energia elettrica. È altresì attrezzato di 5 serbatoi di acqua, per un totale di 26000 litri, che gli permettono di funzionare in tutte le condizioni: le acque vengono depurate in ingresso e anche, per motivi di maggiore sicurezza per l’ambiente esterno, in uscita. Si tratta di una struttura ospedaliera a tutti gli effetti.

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