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Cronaca

Onaosi a rischio cancellazione, Perugia in trincea: "Patrimonio irrinunciabile per la città"

Appello di Romizi e Varasano: "Chiediamo pertanto che Regione, parlamentari di ogni parte politica, Università degli Studi, enti di alta formazione e rappresentanze economiche si uniscano al Comune di Perugia per scongiurare la cancellazione dell'Opera"

Con la riforma degli Enti Previdenziali l'Onaosi rischia di scomparire. Il sindaco di Perugia Andrea Romizi e il presidente del consiglio comunale, Leonardo Varasano, scendono in trincea. C'è troppo da perdere, dicono. "Da oltre un secolo  - spiegano i due in una nota congiunta - l'Onaosi rappresenta un patrimonio irrinunciabile per Perugia. Le sorti dell'Opera sono strettamente legate alla storia e al presente della città e della sua antica Università degli Studi. Le centinaia di orfani e figli di sanitari che ogni anno si avvicendano sono una presenza fortemente significativa nella dinamica culturale, oltre che demografica ed economica di Perugia e dell'Umbria".

E ancora: "Le strutture e i servizi dell'Opera sono un bene particolarmente prezioso per la città. Pare dunque assurdo solamente ipotizzare la soppressione dell'Onaosi, ente sano e prolifico, in positiva controtendenza in un contesto di diffusa difficoltà economica. Rinunciare all'Opera sarebbe una iattura, una perdita enorme, per Perugia e per l'Umbria tutta, per la sua storia e per la sua comunità umana. Chiediamo pertanto che Regione, parlamentari di ogni parte politica, Università degli Studi, enti di alta formazione e rappresentanze economiche si uniscano al Comune di Perugia per scongiurare la cancellazione dell'Opera. Una cancellazione che nuocerebbe gravemente all'intera comunità cittadina e regionale".

A dare man forte a sindaco e presidente del consiglio comunale anche il consigliere comunale di Forza Italia Carlo Castori. Spiega il forzista di Palazzo dei Priori:  “Il progetto di riforma degli Enti Previdenziali – dice Castori - presentato in Commissione Bicamerale di Controllo e presto al vaglio del Governo rischia di colpire una preziosa realtà perugina come l’Onaosi, ipotizzandone la soppressione con le sue funzioni trasferite in una gestione speciale Inps. Parliamo della più antica Cassa di Previdenza e Assistenza del Paese, nata nel 1874 e riconosciuta dallo Stato italiano nel 1901, una realtà unica nel suo genere da preservare e difendere. Al di là di indicazioni storiche l’Onaosi rappresenta un esempio di buona gestione e capacità assistenziale e previdenziale, capace di integrare l’intervento pubblico nei confronti di soggetti svantaggiati. Dal momento dell’iscrizione i figli dei Sanitari, e gli stessi Sanitari che affrontassero condizioni di disagio, sono assicurati e aiutati dall’Onaosi”.

E ancora: “La bozza di riforma – prosegue il consigliere – prevede la soppressione e l’accorpamento delle Casse Previdenziali sotto i 60.000 iscritti senza però dare motivazioni esplicite che li giustifichino. Non appare sufficiente il solo criterio della grandezza, intesa come numero di iscritti, non considerando, oltretutto, il criterio della capacità di gestione, efficienza e solidità economico finanziaria. In attesa di sapere quello che verrà detto nel Cda – conclude Castori – resteremo vigili sulle decisioni che verranno prese a Roma, anche a garanzia dei numerosi dipendenti dell’Onaosi di Perugia”.

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