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Cronaca

Perugia, movida alimentata da maleducati, furbetti e vendita in nero di alcol: bisogna fermare questi e non criminalizzare tutti

Auto cariche di bottiglie per aggirare il divieto di vendita nei negozi e superalcolici travasati in bottiglie di plastica. Vicoli trasformati in latrine e bottiglie abbandonate ovunque, ma contro l'inciviltà non bastano bagni chimici e cassonetti

La vita notturna movimentata in centro storico a Perugia è fortemente condizionata da due fattori: la maleducazione e l’illegalità.

I giovani si incontrano e si divertono, e non c’è nulla di male, ma non si comprende perché debbano trasformare la città in una latrina a cielo aperto. Possibile che non si riesca a gettare un bottiglia o un bicchiere in un cestino dei rifiuti?

Quanto all’illegalità bisognerebbe domandarsi da dove arriva tutto questo alcol in violazione dell’ordinanza che vieta la vendita oltre una certa ora di bottiglie di vetro e lattine? A fronte di tanti commercianti onesti, ci sono anche quelli che vendono alcol a minorenni e bottiglie a qualsiasi ora del giorno e della notte. Anzi, da qualche settimana i residenti hanno denunciato la vendita abusiva di alcol, con bottiglie e lattine tirate fuori da un’automobile che arriva nei luoghi caldi della “movida”, scarica la merce, vende e riparte.

I residenti hanno raccontato di aver visto “arrivare un’auto carica di bottiglie di vetro (birra o vino). Hanno visto aprire il portabagagli e tirare fuori l’alcol. Resti di bottiglie spaccate sono state trovate attorno alle auto parcheggiate in piazza Michelotti”.

Potremmo anche dire che in alcune attività commerciali si vendono bottiglie di superalcolici a qualsiasi ora e che dopo aver pagato alla cassa, è lo stesso proprietario che versa l’alcol in una bottiglia vuota di acqua, in plastica, così da aggirare il divieto.

Maleducazione e illegalità, ecco i veri problemi della vita notturna in centro storico

“Anche l’altra sera ho visto molti ragazzi in condizioni pietose, cioè totalmente ubriachi e probabilmente pure strafatti – racconta un residente – Ne ho visti alcuni che hanno prenso tranquillamente l’auto o la minicar e sono partiti. Alla guida completamente ubriachi”.

Il fine settimana è stato più tranquillo in quanto non ci sono state risse, ma per i residenti è stato comunque difficile. “Si sono susseguiti gruppetti così fino alle due e mezzo di notte – ci dice un altro residente – Nelle zone più appartate vengono a consumare droga ed urinare. La mattina le auto parcheggiate e i muri erano impregnati di urina. Sotto la mia abitazione hanno fumato marijuana e sniffato. Ho chiamato le forze dell’ordine, ma quando è arrivata una pattuglia non c’era più nessuno”.

Per contrastare il fenomeno nell’ultimo fine settimana in piazza c’era anche l’assessore Luca Merli, con otto gli agenti della Polizia locale, oltre ai 50 rappresentati delle forze dell’ordine che presidiavano il centro e i vicoli.

Per quanto riguarda l’utilizzo del centro come latrina, infine, l’amministrazione potrebbe installare una serie di bagni chimici. Sempre che l’educazione dell’utenza ne consigli l’utilizzo.

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