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Cronaca

La Linea bus Gualdo-Gubbio sempre più a rischio per autisti e passeggeri per via di ubriachi, furbetti e no-mascherina

Per l'ennesima volta i sindacati di categoria sono costretti a denunciare quello che subiscono i lavaratori Bus Italia ma anche i pendolari

La linea bus Gualdo-Gubbio è recentemente balzata agli onori della cronaca regionale per la presunta aggressione di un autista contro un ragazzo di colore; quest'ultimo con diverse abrasioni sul volto ha postato la sua foto-denuncia da un lettino dell'Ospedale. Il caso si è subito iper-policizzato con tanto di insulti verso l'autista e verso un certo clima che si respira in regione. Addirittura anche figure istituzionale del territorio hanno preso posizione senza aver ascoltato le altre versioni e letto i verbali del Pronto Soccorso. Netta, poi, è arrivata la smentita di Bus Italia - con il pieno sostegno di tutti gli autisti che operano nell'eugubino-gualdese - che ha riferito che l'uomo era ubriaco, senza mascherina e che dopo il diverbio con l'autista è caduto dalle scalette del bus. Bus Italia cita anche il verbale del Pronto Soccorso che conferma, a suo dire, la positività all'alcol del ferito. La verità sul fatto sarà accertata dai carabinieri che stanno indagando. L'unica certezza è che questa linea è una delle più problematiche e tra le più denunciate da tempo.

Ma un altro tassello per capire quanto sia pericolosa la linea Gualdo-Gubbio - per autisti e passeggeri paganti - arriva dal sindacato che per l'ennesima volta ha fatto un comunicato su questa situazione difficile per i lavoratori di Bus Italia senza entrare nel merito delle colpe sulla presunte aggressione dei giorni scorsi: “È da tempo – continua il sindacato - che ci giungono segnalazioni da parte del personale che opera su quella linea, riguardanti la presenza di gruppi di giovani e non solo, che all’interno dei mezzi, non indossano la mascherina, consumano alcolici, intimidiscono passeggeri e autisti dei mezzi con comportamenti al limite del violento. Non conoscendo l’esatta dinamica di quanto accaduto venerdì 9 aprile, ci atteniamo a quanto riportato dalle forze dell’ordine, contestualmente però vogliamo ricordare che i lavoratori del settore quotidianamente svolgono il servizio con grande professionalità e dedizione. Troviamo pertanto fuori luogo – continua la Filt Cgil - i numerosi attacchi via social e non solo ad una intera categoria, che non può essere giudicata sulla base di singoli episodi”.

La Filt Cgil chiede dunque chiarezza, affinché la questione “sicurezza” sugli autobus non venga lasciata in mano al singolo autista. “Istituzioni locali e forze di pubblica sicurezza, si rendano disponibili a farsi carico del problema raccogliendo le segnalazioni poste in azienda, al fine di evitare spiacevoli episodi che possono finire con l’avere risvolti anche gravi”, conclude il sindacato.
 

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