LA CURIOSITA' Una scultura straordinaria di oltre 8 metri dove ci sono tutti i simboli di Perugia

Paolo Ballerani, sculptor optimus, ha realizzato un’opera assolutamente eccezionale per caratura artistica e dimensioni (alta 3 e lunga metri 8,20). È stata progettata ed eseguita per "Alla Posta dei Donini", come struttura di collegamento fra due corpi d’edificio: il vecchio e il nuovo. Realizzata in materiale simile al polistirolo (lavorato a caldo), e poi trattata con resine, l’opera è di fatto inattaccabile dagli agenti atmosferici: il che ne consente la permanenza all’aperto. Si tratta di una composizione fortemente identitaria che punta a rappresentare l’austera bellezza e la rustica imponenza della città d’Euliste.

Una rappresentazione materiale che diviene efficace metafora dei secoli attraversati dalla civitas perusina, lasciando tracce indelebili del suo vigore economico e militare attraverso artistiche rappresentazioni. Emerge in tutta la sua possenza la natura grifagna, ruvida e insieme dolce, attraverso un raffinato skyline, disegnato da edifici fortemente impregnati del carattere della Vetusta. I secoli si dipanano attraverso il racconto filologico e seducente di Ballerani: le radici etrusche, i conci e gli archi, la Fontana Maggiore, compendio enciclopedico della nostra vicenda storica e antropologica. 

Scultura di Paolo Ballerani: la sua scultura in onore di Perugia

E poi San Pietro, San Domenico, col gotico dei rosoni e le spiazzanti vetrate, troppo belle per essere vere. Non poteva mancare quello che è ormai un must dell’opera di Ballerani: il cavallo con le narici spumeggianti e le criniere al vento. Si pensi al cavallo rampante, ormai entrato come parte integrante e complementare del fascino della Rocca Paolina e che resterà imperituro come codice di infallibile coerenza con quel luogo magico. È così che un artista di sincero e profondo sentire fa propria e condivide un’idea di città. Realizzandola nella sua concretezza, ma facendola anche assurgere a simbolo universale di proclamato amore.