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Cronaca

INVIATO CITTADINO Quando il palazzetto era intestato a Peppino Evangelisti: il ricordo di un patriota, sportivo, massone

Ora è il Pala Barton, ma sarebbe stato bello mantenesse il doppio nome. Ma in compenso la statua del personaggio perugino è stata ripulita e ben valorizzata

Giuseppe Evangelisti, addio. Il palazzetto a lui intestato ha definitivamente cambiato nome. Oggi è Palabarton. Colpa della comunicazione, ma anche mancanza di parola. O errore di previsione. Si era detto che sarebbe diventato Palaevangelisti-Barton. Ma così non è stato. Di chi la colpa? Ma della stampa e delle tivvù, naturalmente!

Il chi è di Peppino Evangelisti. Un personaggio che è vissuto negli ideali risorgimentali e nel culto di Garibaldi e di Mazzini. Nato Perugia nel 1875, muore a Nizza nel 1935. Pittore, sportivo, patriota, campione internazionale di ciclismo su pista.  

Perché l’intestazione del Palazzetto dello Sporti al Pian di Massiano. Giuseppe Evangelisti, decoratore e restauratore perugino di Porta Sant’Angelo, fu sportivo, ciclista in specie, con vittorie straordinarie e folgoranti. Fu tra i fondatori del Veloce Club perugino. 

È stato patriota. Fu convinto patriota: lottò anche per la libertà dei popoli in Grecia, Francia, Italia, fu garibaldino, antifascista. Combatté nei Balcani contro i turchi, poi nella prima guerra mondiale, alle Argonne, ricevendo la Legion d’Onore.

2 Peppino Evangelisti in divisa, foto storica-2… e massone. Ci raccontò l’amico Vanni Capoccia: “Fu inizialmente affiliato alla Loggia Guardabassi. Divenne poi elemento di spicco nella Loggia XX Giugno 1859 della quale è stato anche Maestro Venerabile con Guglielmo Miliocchi ‘Grande Oratore’. Ed è stato grazie all'amicizia e all’ammirazione coltivata nei confronti di Evangelisti che scelsero di essere iniziati a Perugia i “quattro moschettieri” (Peppino, Menotti, Ezio e Sante), nipoti di Giuseppe Garibaldi, davanti ai quali si sarebbero spalancate le porte di ogni loggia massonica del Mondo”.

Sportivo d’eccellenza e galantuomo. “Peppino Evangelisti ha assiduamente coltivato l'amore per il ciclismo, la fede negli ideali repubblicani e nella massoneria perugina nella quale è entrato senza una lira in tasca come verniciatore, e senza una lira ne è uscito”, ricorda Capoccia.

3 camicia garibaldina di Evangelisti e diploma della Legion d'Onore-2Nella Massoneria fu tenuto in grande considerazione. Evangelisti è stato figura di solido riferimento della Massoneria perugina nella quale, insieme a Francesco Guardabassi (“l babo d’i perugini”, ndr), Memmo Miliocchi e Mario Angeloni, è considerato una delle colonne portanti. 

Quei cimeli alla Società di Mutuo Soccorso. Presso la sede della Società di Mutuo Soccorso, in via dei Priori, è conservata la camicia rossa del capitano Evangelisti, una gloria cittadina da additare a esempio di coraggio e generosità (foto).

Il Palazzetto potrebbe restare orfano? Conclusione: sarebbe stato opportuno affiancare al nome originario di Palaevangelisti quello dello sponsor Barton, azienda perugina identitaria e meritevole.1 Busto di Evangelisti al Pian di Massiano (dopo la ripulitura)-2

Ma si rifletta su questa circostanza: quando la sponsorizzazione dovesse cessare, quel palazzetto resterà senza nome? O forse si tornerà indietro? Ma ormai è stato definitivamente ribattezzato (foto). Così è… se vi pare. E Perugia ha rinunciato (per sempre?) a una figura che ne ha onorato la storia. Un risultato è stato ottenuto: quello di ripulire il busto collocato al Pian di Massiano, solcato da scolature (foto). È stato sistemato: meglio che niente. Ma si è persa per sempre la memoria di un grande perugino. Peccato!

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