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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Don Gino Vicarelli, il prete perugino che arrivò al Polo Nord e girò l'Europa in Lambretta

Alla sua memoria il Comune di Perugia ha meritoriamente intestato una strada in quel di Ponte Felcino

Era subentrato nella guida della parrocchia di Ponte Felcino a don Remo Palazzetti, il prete inventore, di cui Perugia Today ha tracciato un seguitissimo ricordo. Monsignor Vicarelli fu, a sua volta, un prete veramente speciale. Sacerdote, intellettuale, professore, plurilaureato, giornalista, instancabile viaggiatore, cappellano di fabbrica, animatore di gruppi giovanili, elemento propulsore della vita sociale paesana, cultore delle lingue antiche come di quella perugina. Sdoganò il dialetto perugino dalla condizione di pregiudiziale subalternità in cui era tenuta da sedicenti custodi del purismo linguistico nazionale.

Sul finire degli anni ’70 conobbe il padre comboniano Aristide Stefani (“Duccio”), missionario nello stato africano del Malawi. Dette così vita al gemellaggio tra la parrocchia di Ponte Felcino e la missione di Muloza e Chipini. Da allora tutto il paese si mobilitò con generosità per aiutare questi sperduti villaggi africani.

Nel 1982 monsignor Vicarelli morì improvvisamente e si temette che con lui dovesse interrompersi l’avventura del Malawi. Ma, già dall’anno successivo, un gruppo di ponteggiani e di perugini – guidati dal compianto monsignor Remo Bistoni, dal nuovo parroco di Ponte Felcino don Mario Ceccobelli (poi vescovo di Gubbio) e da Andrea Vicarelli, fratello di don Gino – si recò a visitare la missione. 

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