Ragazzini rubano abbigliamento e accessori, ma vengono scoperti e pagano la merce
Uno dei due è finito sotto processo (l'altro era minorenne), ma è stato assolto perché non ha portato nulla fuori dal negozio
Entrano da H&M a Collestrada e vengono accusati di aver tentato di rubare vestiti e accessori. Uno dei due, minorenne, viene affidato al tutore legale, l’altro finisce sotto processo.
Il tentato furto, perché alla fine i due giovani non hanno rubato nulla, risale a cinque anni fa, fa l’ultima udienza si è celebrata solo oggi.
L’unico imputato, difeso dall’avvocato Giuseppe De Lio, è stato assolto perché il fatto non sussiste. Cioè è avvenuto, ma non si configura il reato.
I due giovani erano entrati nel negozio e aveva preso un giacchetto, due magliette, un paio di occhiali da sole e una collanina. Secondo l’accusa si erano chiuso in un camerino e avevano iniziato a togliere le placche antitaccheggio. Avevano fatto troppo rumore e una commessa si era accorta di tutto.
Invitati ad uscire dal camerino avevano consegnato tutta la (apparente) refurtiva. Per un importo di 83 euro e 94 centesimi. I capi di abbigliamento erano senza placca antitaccheggio, mentre gli oggetti erano integri.
I due ragazzi avevano pagato la merce danneggiata e riconsegnato quella integra. Cosa che non li aveva salvati da una denuncia. Per il giudice, però, avendo pagato la merce e non avendo portato fuori dal negozio gli oggetti, il reato di furto non si configura più. Da qui l’assoluzione per l’unico imputato.