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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza IV Novembre

Il simbolo di Perugia torna a splendere: ultimi ritocchi alla Fontana Maggiore

Imminente la riconsegna alla città della Fontana Maggiore, la regina di Piazza. “I tempi si sono leggermente allungati, causa le piogge che ci hanno fatto perdere qualche giorno utile, ma siamo alla fine”

Imminente la riconsegna alla città della Fontana Maggiore, la regina di Piazza. “I tempi si sono leggermente allungati, causa le piogge che ci hanno fatto perdere qualche giorno utile, ma siamo alla fine”, dice una restauratrice della Coobec di Spoleto. “Peraltro, stiamo facendo un lavoro che fin qui non era stato considerato”, aggiunge. Il riferimento è alla stuccatura dell’ultimo gradino esterno, a confine con le pietre della piazza: quello sul quale è infissa l’inferriata realizzata nel 1949, in sostituzione di quella originale trecentesca (1303). “Questo gradino presentava fessurazioni consistenti che richiedono un risarcimento. Anche perché l’acqua vi si infiltra e, con la dilatazione, dovuta alla formazione del ghiaccio invernale, produce ulteriori distacchi”.

Oltre al gradino, viene stuccato anche il basamento che, per assecondare la pendenza della piazza, è più alto nella parte che guarda verso il palazzo dei Priori. Come si stucca? “Usiamo sabbia di Torchiagina con calce idrata e inerti cromatici che ci consentono di riprendere il colore del travertino originale”.

Poi?

“Tutta l’inferriata dovrà essere liberata dall’ossidazione che la divora. Eliminata la ruggine, una volta riportata a ferro, con l’uso di spazzole e materiali ad hoc, il metallo verrà ribrunito e protetto con un prodotto specifico”.

E qual era lo stato della guaina di coibentazione delle due vasche?

“Lo stato di usura era ridotto. Su può dire che l’intervento precedente era stato effettuato con attenzione e professionalità”.

Allora, perché perdeva, specie il bacino inferiore?

“La guaina è naturalmente portata a consumarsi e assottigliarsi. Si erano formate delle microfessurazioni attraverso le quali l’acqua s’insinuava, riuscendo a filtrare”.

È prevedibile che possa ancora succedere?

“I materiali e le tecnologie sono in continua evoluzione e la ricerca fornisce prodotti sempre più affidabili. Ma occorre mettersi in testa che la manutenzione deve essere ordinaria e periodica: altrimenti si rischiano danni più pesanti e, quindi, interventi più lunghi e dispendiosi”.

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