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Cronaca Norcia

Ucciso con un pugno a 33 anni, donati gli organi di Emanuele: salvate altre vite

I genitori hanno dato il consenso all'espianto. La salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria

Un grande gesto di umanità e speranza. I genitori di Emanuele Tiberi, il 33enne di Norcia morto all'ospedale di Terni per una emorragia cerebrale dopo l'aggressione fuori da un pub, hanno dato il consenso all'espianto degli organi. L'operazione è stata eseguita nella mattinata di oggi al Santa Maria di Terni.

La diagnosi di morte cerebrale era stata fatta ieri pomeriggio, a poche ore dal ricovero in Rianimazione,  e solo al termine del periodo di osservazione e degli esami previsti dalle disposizioni di legge per l’accertamento della morte si è potuto procedere all’espianto che è iniziato intorno alle ore 5 e terminato intorno alle ore 11 della mattina.

Gli organi espiantati – fegato, reni e cornee – sono  già stati trasferiti nei centri di trapianto di riferimento per dare nuove prospettive di vita ad altre persone. Ad effettuare gli interventi di prelievo degli organi sono state due equipe sanitarie, una giunta da Roma per il fegato e i reni, mentre l’equipe di oculistica del Santa Maria di Terni ha effettuato il prelievo delle cornee destinate alla banca degli occhi di Fabriano.

"Grazie alla sensibilità e alla generosità dei genitori altre persone in pericolo di vita o comunque affette da patologie invalidanti riceveranno presto gli organi donati per beneficiare di un importante e non altrimenti realizzabile miglioramento delle loro condizioni di vita", spiega l'ospedale di Terni in una nota.

La salma di Emanuele ora è disposizione dell'autorità giudiziaria. La Procura di Spoleto ha formalizzato l'accusa di omicidio preterintenzionale per l'aggressore arrestato dai carabinieri. Il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, ha annunciato che proclamerà il lutto cittadino nel giorno dei funerali del 33enne.

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