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Cronaca

E' allarme siccità su tutta l'area dell'Appennino centrale. Male le sorgenti, in calo il Trasimeno

A giugno precipitazioni sopra la media, ma permangono dalle Regioni dati allarmanti sui trend di diminuzione dei livelli delle sorgenti

Le piogge di giugno, generalmente al di sopra della media stagionale, non hanno tuttavia cambiato i dati di criticità del quadro della disponibilità della risorsa idrica in alcune aree del Distretto dell'Appennino centrlae. Questo in sintesi emerge nell’incontro che caratterizza da anni l’appuntamento estivo con l’Osservatorio permanente per gli utilizzi idrici. 

Nella relazione che ha dato il via ai lavori, il CNR-IRSA ha fornito il quadro analitico delle precipitazioni e della ricarica delle sorgenti aggiornato al mese di giugno. Dalle analisi effettuate dall’Istituto di Ricerca sulle Acque emerge che le maggiori piogge del mese di giugno hanno mitigato il deficit di precipitazioni registrato nei mesi primaverili, ma non sono state comunque sufficienti a far invertire un trend che, sulla dorsale carbonatica, è caratterizzato da aree con anomalia complessiva delle precipitazioni fortemente negativa. Le piogge sono state significativamente sotto la media storica anche se si valuta il semestre che va dal dicembre 2019 al maggio 2020. Sull’intero periodo di ricarica delle sorgenti quindi, quello cioè che va dall’ottobre 2019 al giugno 2020, le precipitazioni sono state significativamente sotto la media. È inoltre emerso dalle analisi effettuate da CNR-IRSA che la maggior parte delle sorgenti presenti nel Distretto dell’Appennino centrale presenta una diminuzione delle portate nel mese di giugno 2020, rispetto al mese di maggio 2020, con l’eccezione delle sorgenti  umbre Scirca e Rumore che presentano un incremento delle portate (seppur contenuto). Ma il livello del lago Trasimeno è inferiore rispetto anche all’estate del 2017.

Ai mutamenti climatici ormai acclarati, i rappresentanti delle Regioni hanno aggiunto, per quel che riguarda il rischio siccità, il fatto che alcune condotte sono ormai avanti con gli anni e necessiterebbero di sostituzione e di ammodernamento con tecnologie più moderne. Un dato riscontrato soprattutto per gli acquedotti minori, che accumulano perdite anche rilevanti, in limitatissimi, ma non trascurabili casi, e che necessitano di urgente manutenzione. Durante l’incontro è stata anche annunciato l’avvio di un processo per la definizione di un bollettino ad hoc dell’Osservatorio finalizzato ad organizzare, individuare e divulgare in modo sistemico tutti i dati relativi alla risorsa idrica e al soddisfacimento dei fabbisogni nel Distretto. La prossima riunione dell’organismo si terrà all’inizio di settembre, salvo situazioni di necessità che dovessero emergere, pertanto tecnici ed esperti continueranno a monitorare la situazione e intervenire nelle aree nelle quali potrebbero verificarsi situazioni problematiche come quelle che sono state registrate nell’estate del 2017.

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