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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

La Corte dei conti "bacchetta" gli enti: spesa sanitaria elevata e difficoltà a recuperare i soldi delle multe

Nel mirino dei giudici contabili anche le spese dei gruppi politici in Regione e "l'esercito" di dirigenti regionali

La Corte dei conti dell’Umbria analizza i bilanci degli enti pubblici regionali e traccia una linea su cosa va bene e dove migliorare. La relazione del presidente Massimo Di Stefano individua alcuni punti che gravano sui bilanci degli enti e indica dove intervenire per tenere sotto controllo la spesa pubblica e recuperare i crediti.

Nel mirino finiscono le manovre di bilancio, per l’assenza “nelle leggi di spesa” degli obblighi di quantificazione degli oneri finanziari, le “asimmetrie e disallineamenti tra le scritture contabili della Regione e quelle degli altri enti territoriali” soprattutto nel rispetto dei “rapporti di debito-credito”, ma anche il “permanere di eccessivi ‘costi della politica’, legati agli incarichi relativi alle ‘strutture di supporto’ degli organi politico-amministrativi”. In questo caso il controllo “sui rendiconti dei gruppi consiliari dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria ha dato luogo all’emanazione nel 2020 di 16 deliberazioni che ne hanno dichiarato la regolarità”.

Per la Corte dei conti è ormai endemica “la non adeguata proporzione tra le posizioni organizzative presenti e il numero del personale in servizio”: troppi generali e pochi soldati, in poche parole.

Capitolo a parte per la sanità, che pur a fronte “dell’equilibrio economico della gestione sanitaria”, continua ad avere problemi “in tema di programmazione, di investimenti in edilizia sanitaria, di superamento dei limiti della spesa farmaceutica per acquisti diretti, di superamento del limite di spesa per il costo del lavoro a tempo determinato, di perdurante inadeguatezza del sistema di valutazione dei dirigenti e, in generale, del sistema dei controlli sulla gestione sanitaria”. Nell’esercizio del controllo sugli enti del Servizio Sanitario Regionale, “nel corso dell’anno 2020, la sezione ha emanato due deliberazioni riferite al 4controllo di regolarità contabile rilevando, come già esposto sopra, il superamento del tetto della spesa farmaceutica ospedaliera e territoriale e il mancato rispetto dei limiti di spesa per lavoro a tempo determinato fissato dalla legislazione”.

Altro capitolo è quello delle partecipazioni regionali in enti e società, dove “sono state rilevate criticità circa la riconciliazione dei rispettivi rapporti credito debitori”, nel sistema “dei controlli/rapporti con gli enti partecipati”, ma anche “profili di inadeguatezza dei piani di razionalizzazione”. La Corte dei conti sottolinea anche l'incapacità degli enti nel recuperare i crediti: "Nella quasi totalità delle gestioni si sono rilevate difficoltà nella realizzazione delle entrate, in particolare di quelle tributarie, sia in conto residui sia in conto competenza e un non adeguato recupero dell’evasione tributaria e delle sanzioni per violazioni del codice della strada".

Quanto al trasporto pubblico locale, la sezione della Corte dei conti “ha rilevato il permanere dello squilibrio economico-finanziario nella gestione del servizio, il ritardo nell’esperimento della gara ad evidenza pubblica per il trasporto pubblico regionale e locale su gomma” e la “difficoltà nell’attivazione dell’Agenzia Unica per la mobilità e il trasporto pubblico regionale e locale”, nonché “criticità nell’attuazione degli investimenti infrastrutturali e in quelli a carico di Trenitalia”. Gestione fondi eventi sismici a due facce: da un lato la fase dell’emergenza che si sta avviando a conclusione “con interventi pressoché completati”, dall’altro “la fase della ricostruzione che stenta tuttora ad avviarsi in maniera efficiente” con grave pregiudizio alla collettività.

La Corte dei conti si è occupata anche di elezioni e spese elettorali. Su questo fronte “non sono emersi rilievi di sorta se non di carattere formale” e in sede di verifica delle “elezioni amministrative tenutesi nel 2019 nei comuni di Gubbio, Foligno e Perugia, ha concluso la propria attività ... con l’adozione di 49 deliberazioni di approvazione dei consuntivi presentati e di 3 deliberazioni di referto ai consigli comunali”.

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