rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus in Umbria, il bollettino dell'11 gennaio: 7 morti, 3090 nuovi positivi e 2315 guariti

Gli attualmente positivi sono 34623, eseguiti 5.779 tamponi e 24.727 test antigenici

Sette morti, 3090 nuovi positivi e 2315 guariti. Calano i ricoveri ordinari ma aumentano quelli in terapia intensiva. Secondo il bollettino della Regione Umbria e della Protezione Civile, aggiornato alle 10.40 dell'11 gennaio 2022, sono 34623 (+768 rispetto al 10 gennaio) gli attualmente positivi al coronavirus in Umbria. Nelle ultime 24 ore eseguiti 5.779 tamponi e 24.727 test antigenici in tutta la regione. 

Coronavirus in Umbria, la mappa all'11 gennaio: tutti i dati comune per comune

All'11 gennaio sono 212 (-4 rispetto al 10 gennaio) i ricoverati negli ospedali dell'Umbria, di cui 14 (+3 rispetto al 10 gennaio) in terapia intensiva, e 34.411 (+772 rispetto al 10 gennaio) gli isolamenti contumaciali. 

Dall'inizio dell'emergenza sanitaria sono 117.179 (+3.090) i casi totali di positività al coronavirus registrati in Umbria, 81019 (+2315) i guariti, 1537 (+7) i decessi, 1.394.157 (+5.779) i tamponi effettuati e 1.712.035 (+24.727) i test antigenici eseguiti.  

Cattura-90-32 

Il commissario per l'emergenza Covid in Umbria, Massimo d'Angelo, spiega che "sono 7 i decessi registrati oggi in Umbria: si tratta  prevalentemente di persone con preesistenti comorbilità e vaccinati con doppia dose da più di tre mesi". E ancora: "In questa fase (della pandemia, ndr)  - prosegue il commissario  -sono decisamente esposti ad alto i non vaccinati, in particolare over 60, e le persone avanti negli anni, over 80, con patologie e vaccinate con due dosi da più di 3 mesi".

“Nella fascia delle persone intorno ai 60 anni – aggiunge D’Angelo - i decessi sono sostanzialmente quelli di pazienti non vaccinati o con un ciclo di vaccino non completo". Oggi, prosegue D'Angelo, "è stato registrato il decesso di 7 soggetti con una prevalenza di persone affette da più patologie pregresse e di età avanzata: di cui 3 vaccinati con 2 dosi da più di 3 mesi, 2 non vaccinati, 1 vaccinato con una sola dose, nato nel 1959, 1 over 80 vaccinato con 3 dosi".

E ancora: "L’analisi di questi dati – afferma il commissario D’Angelo –spinge ancora di più sulla necessità di fare il booster perché solo così si è più protetti dalla malattia grave e dal rischio di complicanze che comportano l’ospedalizzazione".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus in Umbria, il bollettino dell'11 gennaio: 7 morti, 3090 nuovi positivi e 2315 guariti

PerugiaToday è in caricamento