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Cronaca

Coronavirus, i dati della cabina di regia: l'Umbria resta a rischio 'moderato'

Il report settimanale: in aumento l'incidenza a livello nazionale (da 98 a 125 per 100.000 abitanti), cresce anche il tasso di occupazione in terapia intensiva e in aree mediche

Incidenza in aumento così come il tasso di occupazione in terapia intensiva e aree mediche, mentre resta stabile (al di sopra della soglia epidemica) l'indice Rt. Questo quello che emerge dal monitoraggio settimanale (15-21 novembre) della cabina di regia sull'emergenza coronavirus in Italia, con 18 regioni a rischio moderato (tra queste l'Umbria) e una a rischio alto.

Covid, i dati del monitoraggio della cabina di regia

I dati principali emersi dalla cabina di regia:

L’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 125 per 100mila abitanti (19/11/2021-25/11/2021) vs 98 per 100mila abitanti (12/11/2021-18/11/2021), dati flusso Ministero Salute.

Nel periodo 3 novembre-16 novembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,23 (range 1,15 – 1,30), stabile rispetto alla settimana precedente e al di sopra della soglia epidemica. È in leggero aumento e sopra la soglia epidemica l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,15 (1,11-1,19) al 16/11/2021 vs Rt = 1,09 (1,04-1,14) al 9/11/2021).

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 6,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 25 novembre) vs il 5,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 18/11). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale all’8,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 25 novembre)  vs il 7,1% al 18/10.

Una Regione risulta classificata a rischio alto, 18 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, una Regione è ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il DM del 20 aprile 2020.

10 Regioni/PPAA riportano un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (23.971 vs 15.773 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (34% vs 34% la scorsa settimana). È stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 45%), come anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (21% vs 21%).

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