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Cronaca

Altro messaggio a Bus Italia, dopo Regione, sindacati ora il consiglio di Perugia: "Abbonamenti a rate, è servizi pubblico"

La decisione dell'azienda di trasporto di non effettuare questa formula sta provocando forti riflessi politici e sociali in tutta l'Umbria

Dopo la Regione, i sindacati Usb, Uil e Cisl anche il Consiglio comunale di Perugia fa sentire la propria voce contro Bus Italia che ha deciso di non permettere l'abbonamento a rate per l'anno scolastico in corso. Un impegno economico per le famiglie anche ben oltre i 400 euro che diventa impossibile da versare subito se si hanno più figli in età scolare. Il Consiglio comunale ha approvato con 27 voti la mozione urgente, presentata dalla maggioranza di centrodestra, su “Busitalia deve ripristinare il servizio di rateizzazione
dell’abbonamento annuale sul Tpl per gli studenti”.

I sostenitori della mozione urgente hanno che segnalato che "questa è la fase dell’anno in cui le famiglie si trovano ad affrontare
maggiori costi legati al ritorno a scuola dei figli, oltre all’aumento dei prezzi al consumo e, soprattutto, delle bollette dell’energia e del gas. La possibilità di rateizzare il costo dell’abbonamento scolastico andrebbe non solo incontro alle esigenze delle famiglie, ma porterebbe anche altri vantaggi (in particolare incentivando l’utilizzo del Tpl da parte deglistudenti e favorendo la diminuzione del traffico veicolare in città)".

Il voto favorevole del Consiglio impegna sia il sindaco Romizi che l'assessore ai trasporti a fare cartello con la Regione per consentire la rateizzazione del costo alle famiglie che sottoscrivono abbonamenti annuali scolastici per importi superiori a 400 euro.

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