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Cronaca Ponte San Giovanni

Acquista un orologio con un assegno e poi denuncia lo smarrimento del libretto: a processo per calunnia

Per la Procura avrebbe accusato, sapendolo innocente, il venditore del prezioso segnatempo

Paga un Rolex con un assegno, poi corre dai Carabinieri a denunciare il furto del titolo bancario. E scatta l’accusa per calunnia.

Un uomo, difeso dall’avvocato Di Baia, è finito sotto processo per aver accusato, sapendolo innocente, il venditore di un orologio che aveva preso un assegno come pagamento.

Secondo la Procura di Perugia, l’uomo avrebbe presentato “presso la stazione Carabinieri di Ponte San Giovanni” una denuncia “nella quale dichiarava di aver smarrito 5 assegni” relativi al suo conto corrente.

Uno di quegli assegni, per un importo di 6mila euro, veniva messo all’incasso da un perugino e scattavano subito gli accertamenti per ricettazione.

Dalle indagini emergeva, però, che chi aveva portato in banca l’assegno lo aveva ricevuto proprio dalla persona che ne aveva denunciato il furto. E si trattava del pagamento di un orologio, un Rolex, che l’uomo aveva messo in vendita.

Scattava così l’accusa di calunnia per l’acquirente in quanto “simulava a carico” dell’altro “a cui aveva consegnato l’assegno medesimo, a saldo della compravendita di un orologio marca Rolex, modello Daytona e della cui innocenza era pertanto consapevole, indizi del delitto di ricettazione”.

I fatti sono avvenuti a Ponte San Giovanni il 18 giugno del 2014.

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