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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Accesso abusivo alla banca dati dell'Arma per favorire degli amici: carabiniere condannato

La Corte dei conti ha stabilito che il militare deve risarcire per il danno d'immagine arrecato

Accesso abusivo al servizio informazioni dei Carabinieri per informare dei conoscenti su eventuali indagini, la Corte dei conti condanna un militare a risarcire l’Arma.

La Procura contabile dell’Umbria ha citato in giudizio un militare per sentirlo condannare per danno da emolumenti retributivi indebitamente percepiti, danno da da disservizio, danno da mercimonio della qualifica rivestita e danno all’immagine per assenteismo fraudolento, per un totale complessivo di 18.114,96 euro.

Secondo la Procura contabile il carabinieri avrebbe utilizzato la banca dati dell’Arma per scopi personali e avrebbe rivelato segreti di ufficio. Nell’ambito di queste attività illegittime avrebbe chiesto l’assunzione di un parente presso un’azienda di conoscenti che avrebbe favorito.

La Corte dei conti, eliminando dalle accuse tutte quelle parti che riguardano indagini penali e processi ancora in corso, ha riconosciuto la responsabilità del carabiniere, tranne che per l’ipotesi di mercimonio per l’assunzione del parente, ha ritenuto troppo alta la cifra richiesta dalla Procura e condannato l’uomo, difeso dall’avvocato Nicola di Mario, al risarcimento di 5.656,82 euro a favore dell’Arma dei Carabinieri, oltre alle spese di giudizio.

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