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Cronaca Città di Castello

Coronavirus, c'è chi specula e chi dona mascherine: il gesto dell'azienda tifernate Vim

Giornate di super lavoro per l'impresa di Città di Castello, che fa da intermediaria tra industria farmaceutica e farmacie, case di cura e ospedali: "Diamo il nostro contributo con queste donazioni e facendo gli straordinari"

In Italia, non è un mistero, oltre che di respiratori per i reparti di terapia intensiva, c'è bisogno di mascherine gel igienizzanti per continuare a combattere il contagio da Covid-19. Beni ora preziosi che le aziende del settore cercano di produrre e mettere in commercio nel più breve tempo possibile. Tra queste c'è anche l'umbra Vim G. Ottaviani Spa, che fa da intermediaria tra i produttori e le farmacie. 

Un periodo di super lavoro per l'azienda di Città di Castello, in prima linea nella lotta al coronavirus così come i suoi dipendenti chiamati agli straordinari: “Si stanno impegnando, facendo i doppi turni e lavorando senza sosta anche nel fine settimana - spiega Vincenzo Monetti, amministratore unico dell'azienda di Città di Castello -. Tutto questo per soddisfare tutte le richieste che ci arrivano nella nostra attività di distribuzione intermedia. Noi acquistiamo dall'industria farmaceutica, quindi dai produttori, per vendere a farmacie cliniche, case di cura e ospedali".

E oltre ai medicinali l'azienda tifernate vende anche mascherine e gel igienizzanti, che ha deciso fin da subito di fornire ai propri dipendenti: "Il personale dell'amministrazione o del commerciale lavora da casa, mentre nella logistica, nella movimentazione della merce, ci serve ancora la presenza fisica dei lavoratori che però operano in sicurezza e nel rispetto delle direttive del governo, grazie anche agli ampi spazi dei nostri magazzini. A tutti i nostri dipendenti e alle loro famiglie abbiamo subito regalato un kit con un gel igienizzante e mascherine, facendo poi lo stesso con amici e colleghi e via via alle aziende, alle banche, alla Regione, alla Provincia, alla Protezione civile e anche alle stesse farmacie che comprano da noi".

Un gesto che è venuto naturale e rappresenta un messaggio positivo in un momento in cui non mancano purtroppo anche speculazioni e 'sciacallaggio': "Il lavoro è aumentato e di conseguenza anche i costi, ma abbiamo voluto comunque a una parte del nostro utile per donare mascherine e gel igienizzanti e dare così il nostro contributo. Non potevamo agire diversamente". E in un momento di difficoltà come questo, in cui tutti si è chiamati a fare la propria parte, anche la concorrenza viene messa in secondo piano: "Negli ultimi giorni siamo entrati in contatto anche con farmacie o grossisti di altre regioni come Lazio e Toscana. Come comparto - conclude Monetti - si cerca di fare rete per non evadere alcuna richiesta e tutti stanno dimostrando grande solidarietà".

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