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Minimetrò, dieci anni di spese: "E' già costato più di mille euro a famiglia, Comune costretto a limitare i servizi"

Squarta (Fdi) a gamba tesa: "121 euro all'anno a famiglia per dieci anni. E la sinistra si permette di criticare Romizi..."

Una voragine, lunga dieci anni, chiamata Minimetrò: “Realizzarlo nel 2008 è costato 106 milioni di euro e continueremo a pagarlo fino al 2037: nell’ultimo anno ha inciso nel bilancio del Comune di Perugia per circa 10 milioni di euro. E' un costo enorme per i cittadini, anche per quelli che non lo hanno mai usato, costretti a pagare decine di euro in più in imposte comunali, Imu, Tosap e addizionali”.

Il capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia, Marco Squarta, entra a gamba tesa sul Minimetrò pochi giorni prima del decennale dell’inaugurazione. E giù, come Montero ai tempi d’oro: “Dobbiamo ricordarlo alla sinistra, ogni giorno, che si permette di criticare Andrea Romizi e il conti del Comune”.

E ancora: “Se non ci fosse stato il minimetrò, sul quale purtroppo ormai viaggiano la metà dei 15mila passeggeri previsti all'epoca - spiega Squarta - l'imposizione fiscale sarebbe di gran lunga inferiore. La scelta di realizzare quell’infrastruttura incide pesantemente sulle tasche di tutti. Quanto? Il contratto di servizio dell’ultimo anno indica una spesa di nove milioni che, suddivisa per 74.576 nuclei familiari produce un quoziente di 121 euro (54 pro capite, invece, se contiamo i 166 mila residenti inclusi bambini e fasce deboli). Insomma, ogni famiglia negli ultimi dieci anni ha pagato il minimetro oltre mille euro - calcola Squarta - compresi i tanti perugini che abitano in quartieri scoperti e lontani dai binari, come Ponte San Giovanni, i quali non hanno nessun vantaggio nel muoversi con questo mezzo pubblico per raggiungere il centro storico”. Ma c’è una speranza: si chiama Santa Maria della Misericordia. “La tratta del minimetrò per risultare davvero utile dovrebbe raggiungere l’ospedale di Perugia dove non è semplice arrivare con i mezzi pubblici né trovare parcheggio”. Ma ancora non c’è. E forse non arriverà mai.

Secondo l’esponente di minoranza in Consiglio regionale “proprio a causa del 'bruco mela' la giunta Romizi è costretta ad offrire molti meno servizi ai perugini come la manutenzione delle strade, gli investimenti sulle scuole e il verde pubblico, soltanto per fare alcuni esempi”. Squarta, presidente del Comitato di monitoraggio e vigilanza in Consiglio regionale, ne ha anche per Palazzo Donini e contesta anche il “mancato finanziamento da parte della Regione Umbria, dal 2013, di questo mezzo di trasporto”. Intanto, le quote del Comune di Perugia della Minimetrò Spa sono ufficialmente in vendita e Palazzo dei Priori è pronto a portare la Regione in tribunale per quei finanziamenti mai arrivati. 

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