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Domenica, 28 Aprile 2024
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Coldiretti Umbria, il nuovo accordo sulla PAC premia i veri agricoltori

L'associazione accoglie positivamente il nuovo accordo firmato. Tra le novità vengono premiati solo i veri agricoltori, mentre è creata una black list di coloro che vengono esclusi

La Coldiretti Umbria accoglie con piena soddisfazione l’accordo sulla riforma della Politica Agricola (PAC). Per la prima volta si compie una netta divisione tra coloro che davvero vivono e lavorano di agricoltura, rispetto a  coloro non considerati attivi che vengono inserriti in una black list.. Altri passaggi fondamentali, che conferiscono qualità innovativa al patto stilato, sono la possibilità per l’Italia, indipendentemente dalle scelte degli altri membri, di destinare risorse ai soli agricoltori attivi e di come ci siano stati  miglioramenti  per quanto riguarda  l’inverdimento a tutela di vigneti, frutteti ed uliveti italiani, oltre a politiche più attente alla situazione dei giovani agricoltori.

Dal Summt tenutosi a Roma con il Commissario all’agricoltura Dacian Ciolos e le principali Organizzazioni agricole europee, fino al meeting  di poche settimane fa a Bruxelles, la proposta è andata sempre  migliorando. L'applicazione nazionale dell'accordo demandata al Ministro delle Politiche Agricole De Girolamo, che ha chiuso positivamente per l’Italia il negoziato, potrà compensare il disagio nell’orientare le risorse solo verso i veri agricoltori.

L’accordo valorizza infatti il ruolo dei veri imprenditori agricoli stabilendo che possano beneficiare del sostegni solo gli agricoltori attivi che saranno definiti dai singoli Stati. Viene anche stabilita, per la prima volta, una lista negativa obbligatoria di coloro che non possono beneficiare dei pagamenti diretti. La cosiddetta convergenza interna è realizzata in questo modo, cosicché il passaggio dal sistema storico del valore dei titoli ad un nuovo regime che li riassegna su basi più equilibrate, avvenga in maniera non traumatica per il sistema.  Altra novità assoluta è che viene applicato, sebbene su base volontaria, il capping (tetto agli aiuti), in due fasce, la prima tra i 150.000 e i 300.000 e la seconda oltre tale importo. Gli Stati membri possono graduarlo in base all’impiego del fattore lavoro comprese le imposte ed i contributi sociali.  L’accordo raggiunto, sempre secondo Coldiretti, rivede sensibilmente le misure per l’inverdimento sia riguardo alle modalità finanziarie che a quelle applicative.

Per quanto riguarda i giovani agricoltori viene prevista l’obbligatorietà per gli Stati membri di concedere un pagamento annuo alle persone fisiche che non hanno più di 40 anni di età nell’anno della presentazione della domanda del pagamento di base. Inoltre, è stato confermata la misura sul finanziamento alle assicurazioni contro le avversità atmosferiche, nonché la possibilità di costituire fondi mutualistici in caso di crisi di mercato nelle sue molteplici forme e per le citate avversità atmosferiche.
Viene raggiunta anche la possibilità di avere al contempo piani di sviluppo rurale regionali e un piano nazionale per talune misure o interventi. Infine per alcuni elementi dell’accordo politico, quali il capping e la degressività degli aiuti, così come la flessibilità tra pilastri e la convergenza esterna tra gli Stati membri, la decisione finale verrà presa nell’ambito dell’approvazione del nuovo quadro finanziario pluriennale.

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