Quando una mamma
Non riuscire a capire, non riuscire a sapere, non riuscire a vedere! Una mamma, una concittadina che non riesce più ad avere contatti dopo che per anni cerca di sapere come sta sua figlia, cosa fa durante la giornata, chi sono i suoi amici...ma più importante..se quella ragazzina minorenne ancora la pensa un po'. La mamma ha responsabilità di quella giovane donna, esattamente come il padre ma da cinque anni la piccola, allora 11enne, se n'è andata chiamando il papà dopo un battibecco con la mamma. I servizi sociali dove sono? e-mail su e-mail la mamma ha mandato, contattando sindaco di D., assessori...nessuno risponde. Anzi, con gentilezza rispondono che si interesseranno ma poi il silenzio. A cosa servono i servizi sociali se non per aiutare gli attori di casi del genere.
Questa madre vuole solo capire cosa succede ed in cinque anni, tra un'assistente sociale e l'altra, è ancora più confusa. E' vero che la società sta diventando di una freddezza spaventosa, che l'empatia non esiste più se non solo di facciata, è vero che ognuno pensa a se stesso, ma ci sono "mestieri" talmente importanti e, per carità, difficili che dovrebbero essere al vertice per la ricostruzione di una civiltà "umana".
Questa madre aspetta, aspetterà una vita, in fondo vuole essere ascoltata e tenuta al corrente, perlomeno a parole, di come sua figlia cresce. Servizi sociali...ricominciate ad essere al servizio di chi "piange" per la mancanza di chi ama, confortate, aiutate, parlate e capite. Soprattutto sorridete, allo stesso modo con il quale questa madre, nonostante "morta dentro", continua a sopravvivere con l'amore della sua altra figlia, sorella della giovane donna che manca troppo anche a lei. Aiutiamoci, soprattutto dove non ci sono reati, non ci sono problemi gravissimi, solo forse una non disponibilità di qualcuno a far ricucire un rapporto fino a cinque anni fa, indissolubile.