Regionali, Vendola duro attacco a Renzi: "Fa spot berlusconiani"
Il leader di Sel a Perugia per sostenere la lista Umbria più Uguale ha concentrato gran parte dei suoi attacchi al Premier Renzi e poi ha spiegato perchè Sel appoggia la Marini
I renziani doc e anche quelli meno doc del Partito Democratico dell'Umbria saranno rimasti certamente male dell'attacco di Nichi Vendola al Premier avvenuto a Perugia in un incontro dove si doveva parlare di regionali, dell'Umbria e del progetto del presidente Catiuscia Marini.
Molto probabilmente anche la stessa presidente non avrà fatto salti mortali - e ci mancherebbe anche perchè la sua componente "i giovani turchi" è alleata con Renzi per la guida del partito - per quel paragone con l'odiato Berlusconi. Vendola si è detto inorridito per lo spot "berlusconiano" sulle pensioni andato in onda su Rai 1 nello spazio gestito dal giornalista Giletti: "Io sono rimasto francamente allibito dinanzi al mega spot berlusconiano che Renzi ha fatto nell'arena di Giletti, dando l'impressione di mettere 500 euro nelle tasche di 3 milioni e 600 mila italiani cioè di investire 2 miliardi di euro dei 17 miliardi che sono stati tolti dalle tasche degli italiani. Un'operazione molto spericolata, del tutto propagandistica mentre la sentenza della Corte costituzionale dice una cosa per me fondamentale: non si possono adoperare le ragioni di bilancio per radere al suolo i diritti sociali consolidati e credo che su questo occorra riflettere".
Ma Vendola non dà solo del berlusconiano a Renzi, in pratica gli dà anche del quasi-tiranno: "Noi speriamo che il Pd nei territori, laddove ha da rivendicare le prerogative delle comunità locali, possa insegnare qualcosa a Matteo Renzi su quanto sia sbagliata la deriva dell'autoritarismo a cui ci sta portando".
Per fortuna il lader di Sel - asse portante della lista Umbria più Uguale - si ricorda di sparare bordate anche all'altro Matteo: ovvero Salvini, il capo della Lega Nord. Vendola lo dice chiaramente che Sel appoggia il centrosinistra e la Marini solo per arginare la deriva leghista che sta prendendo piede anche in Umbria: "Sostiamo il centrosinistra di Catiuscia Marini anche perchè dall'altra parte c'e' chi prova un pò rozzamente a mettere insieme San Francesco e Matteo Salvini e quindi questa è una ragione sufficiente per essere allarmati e per difendere le nostre bandiere".
"Siamo rimasti con la Marini - ha aggiunto - perche' ovunque sia possibile costruire un'arricchimento programmatico sarebbe da irresponsabili non mettersi a lavorare e non cogliere nella penetrazione della Lega Nord, nella destra il principale avversario è un errore di miopia". Insomma un'alleanza per battere il nuovo pericolo a destra: la Lega di Salvini. Ma Vendola è convinto che Sel darà il suo contributo nel centrosinistra rafforzando "un'Umbria.. sempre più una terra aperta, inclusiva, una delle regioni che hanno realizzato una rete di servizi sociali, di protezione, tra le più importanti e ramificate d'Italia".
