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Umbertide, grande successo per il concerto del Chorus Fractae Ebe Igi

L'evento si è tenuto a Santa Croce

Quest’anno si è rinnovato l’appuntamento natalizio con il “Chorus Fractae Ebe Igi”, la corale cittadina, che dopo gli anni di stop legati alla pandemia, ha ripreso con successo la propria attività.

A primavera ha organizzato il concerto per la pace “Za myr i svobodu” all’abbazia di Montecorona, per poi prendere parte a rassegne corali, fra cui quella a Colle Val d’Elsa (SI), Urbino (PU), a Verucchio (RN), fino a riorganizzare in settembre la rassegna nazionale “Città di Umbertide” e in dicembre i piccoli concerti presso la Residenza Protetta “G. Balducci” e  all’Ospedale di Umbertide.

Il concerto di Natale, dopo l’iniziale saluto del presidente Elvira Monni, si è attenuto allo schema tradizionale che vuole una prima parte del concerto con repertorio vario, ed una seconda parte più tipicamente natalizia. Il pomeriggio in musica è trascorso fra i compositori tardo-romantici francesi Gabriel Fauré e Charles Gounod, i contemporanei inglesi Karl Jenkins e John Rutter. La prima parte si è conclusa con un vivace arrangiamento di “Oye como va” di Tito Puente (ma che molti attribuiscono a Carlos Santana) e con “As the deer”, brano gospel che ha visto in bella evidenza la solista Giulia Golini.

La seconda parte ha portato i numerosi spettatori nel clima più tipico del Natale, con brani che sono quasi d’obbligo in questo tipo di concerti, come Astro del ciel, Adeste fideles e altri.

Gli spettatori hanno anche potuto godere di due belle sorprese. Sono intervenute le ballerine Gaia Giovannoni e Maria Mariela Lala della Scuola di danza Nov’Art, preparate dalle maestre Eleonora Forlucci e Silvia Orlandi, che hanno eseguito una coreografia sulle note della marcia dallo Schiaccianoci di Tchaikovsky (eseguita da Lorenzo Tosi al pianoforte e Paolo Fiorucci alla fisarmonica); poi la giovane cantautrice umbertidese Anna Cacchiata, che si sta perfezionando a,la Florence Music Academy, ha eseguito il brano Snowman di Sia, con un’interpretazione intensa e convincente.

Su richiesta degli spettatori, che avevano partecipato intonando la prima strofa di Tu scendi dalle stelle, il bis, “Oh happy day”, ormai una tradizione per concludere il concerto.

Il maestro Fiorucci ha espresso soddisfazione per la prestazione del coro, ha ringraziato la città per il calore con cui vengono accolti gli eventi e per il sostegno del pubblico. Circa i programmi per il 2023, oltre alla rassegna corale che arriverà alla XIX edizione,  sono previsti diversi scambi e gemellaggi con altri cori, con orchestre e diversi musicisti.

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