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Aborto Farmacologico, dieci opere di protesta consegnate in Regione: il collettivo chiede un passo indietro

"L’intento è di far rivedere una scelta che pare ideologica e che non tutela la salute della donna"

Altra manifestazione contro la decisione della Giunta regionale dell'Umbria di sospendere la possibilità dell'aborto farmacologico in Day Hospital negli ospedali regionali. Il collettivo Becoming X Art+Sound Collective formato da disegnatori, fumettisti, illustratori, fotografi, designer e musicisti - nato a Perugia ma si muove su tutto il territorio nazionale - hanno depositato le loro opere di protesta davanti all'ingresso di Palazzo Donini.

"Siamo artisti, lavoratori e cittadini che vivono il proprio territorio, siamo donne e uomini - hanno rivendicato - e sentiamo l’urgenza di prendere posizione contro la modifica della Delibera Regionale per cui da oggi non sarà più possibile l’Interruzione Volontaria di Gravidanza farmacologica in day hospital o a domicilio. Questa mattina, 29 giugno 2020, abbiamo lasciato fuori Palazzo Donini 10 pannelli realizzati in originale per la Presidente e la Giunta, con l’intento di far rivedere una scelta che pare ideologica e che non tutela la salute della donna ma piuttosto reprime libertà e autodeterminazione femminile". 

Se la Regione non tornerà sui suoi passi il collettivo tornerà di nuovo a farsi sentiere: "Saremo ancora impegnati direttamente, utilizzando le nostre qualità e talenti per sensibilizzare l’opinione pubblica e la classe politica riguardo a temi che, come questo, interessano tutti, uomini e donne, senza distinzioni".

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