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Perugina, tavolo al ministero per scacciare l'incubo esuberi: "Il Governo deve intervenire"

A Perugia si sciopera, a Roma si passa per le vie istituzionali. Tavolo al ministero per scacciare l'incubo dei licenziamenti di massa alla Perugina

A Perugia si sciopera, a Roma si passa per le vie istituzionali. Tavolo al ministero per scacciare l'incubo dei licenziamenti di massa alla Perugina. E  Pietro Laffranco, deputato umbro di Forza Italia, non va per il sottile: “Sono ormai mesi che lanciamo allarmi al Governo sulla situazione della Perugina e sulla necessità di tutelare i lavoratori di una azienda italiana conosciuta in tutto il mondo. Abbiamo presentato interrogazioni cui Mise e Ministero del Lavoro hanno sempre dato risposte vaghe e insufficienti in termini di impegno da parte del Governo, mentre a fine luglio abbiamo visto l'approvazione, in Commissione Lavoro, di una nostra risoluzione affinché l'Esecutivo intraprendesse ogni iniziativa volta a scongiurare gli esuberi prospettati dall’azienda (oltre 360 unità ), a garantire la salvaguardia di una realtà strategica per la regione Umbria e la città di Perugia e ad assumere le opportune iniziative di competenza allo scopo di dare concreta attuazione all’accordo che l’azienda ha stretto, nel 2016, con i sindacati e che prevede un investimento di 60 milioni in tre anni". 

E ancora: "Domani si riunirà al Mise il tavolo di confronto, dove ci attendiamo che l’esecutivo metta in pratica quanto approvato in Commissione. Da parte nostra vigileremo affinché le sorti dei lavoratori che producono i ‘Baci’, simbolo italiano nel mondo, siano davvero e concretamente tra le priorità del Governo. Anche per questo esprimiamo vicinanza ai lavoratori che domani si riuniscono in presidio presso lo stabilimento".

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