rotate-mobile
Economia

Manovra, Bravi: "La Cgil continuerà la sua mobilitazione"

Dopo il successo dello sciopero di Martedì 6 settembre, la Cgil comunica che continuerà la sua mobilitazione contro la Manovra Finanziaria del Governo di centrodestra

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

Dopo la grande riuscita dello sciopero del 6 settembre in tutti i posti di lavoro della nostra regione e in seguito al grande successo delle manifestazioni che si sono svolte a Perugia e a Terni, continuerà nei prossimi giorni la mobilitazione della Cgil contro una manovra iniqua, ingiusta e che penalizza gravemente i diritti del mondo del lavoro, cancellando sostanzialmente la contrattazione collettiva e lo Statuto dei Diritti dei Lavoratori.

Il 15 settembre la Cgil sarà presente all’assemblea indetta dall’ANCI che si svolgerà alla Sala dei Notari per manifestare contro l’inusitato attacco che si è sviluppato contro il ruolo e le funzioni delle autonomie locali. Verranno organizzati nella nostra regione sit- in, in concomitanza con il voto di fiducia alla Camera dei Deputati, inoltre verranno organizzate tra ottobre e dicembre tre grandi manifestazioni.

Una manifestazione dei lavoratori pubblici e dei lavoratori della conoscenza (scuola – università e ricerca) per il 15 ottobre per dire no ad un attacco contro il ruolo centrale e fondamentale del lavoro pubblico nel nostro Paese. Tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre ci sarà una grande manifestazione nazionale dello SPI, contro gli effetti di una manovra che prende di mira pensioni, servizi socio – assistenziali e sanità.

Infine l’Umbria sarà fortemente presente alla mobilitazione di fine anno con al centro il lavoro, come antidoto alla crisi, che richiede l’esigenza di trovare  le necessarie risposte ai temi della crescita. Tra l’altro come abbiamo sottolineato anche nelle manifestazioni di Perugia e di Terni, l’Umbria è fortemente colpita dalla crisi industriale e dall’esigenza di costruire un piano per  l’occupazione giovanile.

Lo testimoniano le vicende della Basell, della Thyssen di Terni, dell’Antonio Merloni di Nocera Umbra e i fenomeni recenti dell’allargarsi del perimetro della crisi industriale, evidenziato dalle vertenze della Trafomec di Tavernelle,  della Sirap-Gema di Corciano e  della IMS di Spoleto.

La battaglia della Cgil contro questa manovra si svilupperà oltre che sul piano della mobilitazione anche su quello del ricorso giudiziario, a partire dal coinvolgimento di tutti i livelli giurisdizionali fino alla Corte Costituzionale. Deve essere chiaro a tutti che occorre cancellare l’art. 8 della manovra, che è  gravemente lesivo della contrattazione e dei diritti dei lavoratori.

La mobilitazione continuerà fino a che tale articolo non verrà cancellato senza alcuna ambiguità e con estrema chiarezza, nella consapevolezza che l’accordo del 28 giugno tra le parti sociali costituisce un punto avanzato delle relazioni sindacali, e che questo accordo va difeso e non stravolto, in quanto rappresenta uno strumento di tutela per i lavoratori. Questo è l’impegno che la Cgil intende portare avanti nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Manovra, Bravi: "La Cgil continuerà la sua mobilitazione"

PerugiaToday è in caricamento