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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Marsciano

Sisma Marsciano, oltre 45 milioni per la ricostruzione: giunta preadotta legge

La Giunta Regionale dell'Umbria preadotta la legge per la ricostruzione, aprendo la successiva fase di ricostruzione al terremoto del 2009 nelle zone del marscianese

Si apre una nuova fase per la ricostruzione post sisma a Marsciano. Infatti, la Giunta Regionale umbra preadotta la legge per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del 2009.

Legge apre una nuova pagina- "Apriamo oggi una nuova pagina, importantissima, nel processo di ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del 2009. Questa legge infatti, non appena sarà approvata dal Consiglio regionale, diventerà lo strumento fondamentale che nei prossimi anni accompagnerà i lavori di ricostruzione "pesante" e permetterà dunque alle famiglie colpite di tornare alla normalità".

Sono le parole della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, sulla preadozione del disegno di legge che detta norme per la ricostruzione delle aree del marscianese colpite dal terremoto avvenuta, proprio su proposta della Presidente, nel corso dell'ultima seduta della Giunta regionale.

Entro il 31 dicembre saranno definite modalità ricostruzione- "Una volta approvata, questa legge permetterà anche di superare lo stato di emergenza che, attraverso la figura del commissario straordinario (la stessa Presidente della Regione n.d.r.), ha contraddistinto le attività di questi ultimi due anni. Entro il prossimo 31 dicembre infatti dovrà cessare la gestione commissariale e tra l'altro terminerà anche l'attività del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile che la stessa legge esclude dalle procedure della ricostruzione pesante. La Regione Umbria insomma dovrà provvedere autonomamente, e quindi con un suo provvedimento legislativo, a definire modalità tecniche ed amministrative della ricostruzione in questione.

Il disegno di legge preadottato dalla Giunta regionale, nel raccogliere gran parte delle regole e procedure tecniche ed amministrative concertate con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, stabilisce procedure, criteri, modalità ed importi del contributo concedibile, per assicurare, nel rispetto delle risorse disponibili, la ricostruzione degli edifici gravemente danneggiati dal sisma.

Le priorità- Avranno assoluta priorità agli interventi su edifici privati comprendenti unità immobiliari adibite, al momento del sisma, ad abitazione principale dei residenti e ad attività produttive in esercizio oggetto di ordinanza sindacale di evacuazione dell'immobile, nonché gli interventi previsti dal Programma Integrato di Recupero del Borgo storico di Spina, per il quale, tuttavia, viene privilegiato un approccio integrato di intervento.

Il testo prevede anche la possibilità di procedere, anche per garantire l'utilizzo di eventuali economie, al finanziamento degli interventi su edifici privati comprendenti unità immobiliari adibite, al momento del sisma, ad abitazione principale dei residenti e ad attività produttive in esercizio, che seppur gravemente danneggiate sono state oggetto di ordinanza sindacale parziale.

La stessa proposta assicura ai Comuni interessati dal sisma le risorse da utilizzare per garantire l'erogazione del contributo per l'autonoma sistemazione per il triennio 2013,2014 e 2015 nonché le risorse per la copertura dei maggiori costi conseguenti la gestione delle attività tecniche ed amministrative in applicazione del disegno di legge regionale in argomento;

I costi- Per quanto riguarda gli aspetti economici, le proiezioni effettuate, seppur previsionali, consentono di stimare le risorse necessarie per il ripristino, la riparazione ed il miglioramento sismico degli edifici privati che hanno subito danni gravi e che sono stati evacuati a seguito di ordinanza di sgombero, in circa 42 milioni e mezzo di euro.

A questi costi si sommano poi quelli necessari ai Comuni per sostenere gli oneri per la gestione amministrativa della attività che nel disegno di legge sono previste nel 2 per cento dei contributi concessi e che complessivamente ammonterebbero a circa 850.000 euro, nonché le risorse necessarie per garantire l'erogazione del Contributo per l'autonoma sistemazione che possono essere stimate presuntivamente in poco più di due milioni di euro per i prossimi tre anni, nell'ipotesi cioè che la ricostruzione venga completata entro dicembre 2015.

45 milioni e mezzo di euro- Il totale delle somme necessarie per gli interventi previsti insomma raggiunge circa 45 milioni e mezzo di euro e la copertura sarà assicurata sia dal finanziamento nazionale di 35 milioni di euro sia da quello garantito dalla Regione per oltre dieci milioni di euro. Il Disegno di legge, preadottato dalla Giunta regionale, andrà ora sottoposto al parere del Consiglio delle Autonomie Locali e dopo le necessarie verifiche con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile potrà essere inviato in Consiglio regionale per l'approvazione.

 

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