Sentenza Meredith, Guede: "Amanda e Raffaele a casa, io in carcere"
Rudy Guede commenta il verdetto di assoluzione della Corte d'appello di Perugia per Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher
Rudy Guede, condannato a sedici anni con il rito abbreviato per l'omicidio di Meredih, commenta dal carcere la sentenza della Corte d'appello di Perugia che ha giudicato innocenti Amanda Knox e Raffaele Sollecito.
L'ivoriano si sfoga dalle pagine de La Repubblica e de Il Messaggero, dopo aver seguito in diretta l'esito del processo mediatico perugino: "Vorrei sapere, sapere perché sono rimasto l’unico a pagare. Lo vorrei gridare ai miei avvocati, a tutti, al mondo intero. Loro sono stati ritenuti innocenti e io sono qui".
E dire che lo scorso Giugno, Guede testimoniò al processo d'appello contro Amanda e Raffaele sostenendo che: "Erano lì, nella casa di via della Pergola"; ma Rudy, condannato a 16 anni per violenza carnale e concorso in omicidio non è stato creduto dalla Corte, che poi di fatto, ha assolto la giovane coppia.
Il ragazzo racconta i momenti della lettura del verdetto dal carcere di Viterbo: "Sono rimasto senza forze, non mi sentivo così nemmeno quando ho avuto la sentenza definitiva".