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Cronaca Centro Storico / Piazza Grimana

La Petizione, Piazza Grimana si ribella ai pusher: "Ora ci minacciano: ma non ci arrendiamo"

Commercianti e residenti di Piazza Grimana, Corso Garibaldi, Porta Pesa e via Ulisse Rocchi lanciano una petizione, tra la paura di alcuni, per avere più controlli: "Sappiamo dove abitano: iniziamo da affitti in nero e clandestini per cacciarli"

Una petizione-denuncia prima che sia troppo tardi. Prima che commercianti e residenti decidano di abbandonare quella vasta zona che va da Piazza Grimana, Corso Garibaldi, via Ulisse Rocchi, via Pinturicchio e la parte alta di Porta Pesa. La situazione è diventata insostenibile socialmente ed economicamente dopo che i clan della droga si sono ben radicati: qui spacciano, si picchiano e soprattutto reclutano altra forza lavoro.

Ma in questa area si scippano anche studentesse e anziane. Una petizione per spronare e aiutare le istituzioni anche sul versante della tutela dell'economia locale: le risse hanno messo in fuga i clienti e i turisti che vengono qui per vedere da vicino lo straordinario e unico Arco Etrusco. "Ci rimettiamo incassi per centinaia di euro al giorno. Se continua cosi alla fine dell'anno ci trasferiamo in periferia": avevano scritto sui social molti commercianti dopo le risse di venerdi scorso con tanto di fuga dei clienti e saracinesce abbassate. 

La petizione lanciata non è la solita che potrebbe non portare a nulla. Nel testo si fa anche una proposta concreta: "Abbiamo molti indirizzi di dove abitano i pusher in zona. Lo abbiamo anche segnalato più volte. Basterebbe cominciare a da lì per avere i primi risultati". La richiesta va da i controlli amministrativi - affitti a nero e clandestinità potrebbero essere elementi sufficienti per chiudere i covi - a quelli delle forze dell'ordine.

Ma c'è dell'altro: nella petizione si spiega anche che i pusher stanno minacciando residenti e commercianti che avvertono la Polizia o che si lamentano dei propri traffici: "Tentativo costante dei pusher di intimidire: siamo arrivati alle minacce verbali. Non siamo più tranquilli". Bisogna agire subito anche perchè questo clima di paura potrebbe condizionare anche il numero di firme annacquando una richiesta di sicurezza sacrosanta. Non è una petizione contro qualcuno ma a favore di tutti: soprattutto di quei tanti stranieri che ogni giorno vivono, lavorano e crescono i figli insieme a tutti gli altri.

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