Omicidio Polizzi, Riccardo Menenti davanti al Pm Duchini: pronto a confessare?
I rumors, i movimenti degli avvocati e anche la richiesta dello stesso Menenti di un nuovo interrogatorio fanno pensare ad una potenziale confessione anche dopo i risultati della Scientifica
Oggi Riccardo Menenti potrebbe togliersi un potenziale peso terribile dalla coscienza. Si pensa ad una confessione, magari cercando disperatamente di tenere fuori dall'omicidio Polizzi, il figlio Valerio - anche lui in carcere a Capanne - considerato dagli inquirenti il mandante della spedizione dopo il pestaggio subito portato avanti dalla vittima e dai suoi amici per vendicare Julia Tosti oggetto di un presunto stalking da parte dell'ex fidanzato. Riccardo sarà ascoltato dal Pm Antonella Duchini che ha accolto proprio la richiesta dell'uomo di essere ascoltato urgentemente.
Gli stessi avvocati della difesa sono stati spiazzati: "Lo sa solo lui cosa vuole dire ai magistrati". Non è secondario anche il fatto che, dopo l'arrivo dei risultati della scientifica sul luogo del delitto (che incastrerebbero Menenti), è stata fatta slittare l'udienza per la richiesta di scarcerazione. Tutti elementi che fanno presagire una potenziale ed eventuale confessione. Ma per avere certezze bisogna aspettare.
LE PROVE DELLA SCIENTIFICA - Nella casa di via Ricci sono state trovate delle macchie di sangue sul pavimento e sulle scale. Le analisi portano al Dna di Riccardo Menenti.
PROVA DELLO STUB - Polvere da sparo rintracciata anche sul furgone bianco di proprietà di Riccardo Menenti.
IL PRIMO INTERROGATORIO - Se Valerio è rimasto volutamente silenzioso in carcere, il padre ha ribadito invece la sua presunta innocenza confermando l'alibi della sua presenza a Todi.
